Una via di Rosolini, antistante al Martin Luter King, intitolata al giornalista “Turiddu” Spatola

Una via di Rosolini, antistante al Martin Luter King, intitolata al giornalista “Turiddu” Spatola

Un rosolinese che ha vissuto la sua vita in Val Camonica, giornalista di spicco che ha collaborato con Rai, Corriere della Sera, Il Giorno. Un “maestro” che ha sempre portato Rosolini nel cuore, paese che ha scelto per il suo eterno riposo. 

Sarà intitolata all’educatore e giornalista Salvatore Spatola, una via di Rosolini, antistante il plesso scolastico Martin Luter King.

La scelta di questa intitolazione, che avverrà probabilmente ad agosto, è stata resa nota con delibera di giunta comunale, la n.102 del 28/07/2020. Salvatore Spatola è il padre del rosolinese Giuseppe Spatola, vicepresidente dei cronisti lombardi già al Corriere della Sera, inviato di Bresciaoggi e corrispondente lombardo di Agi, balzato recentemente agli onori della cronaca per aver pubblicato il libro “Storia del Coronavirus tra Bergamo e Brescia” che a breve presenterà a Rosolini.

“Salvatore Spatola, detto Turiddu, è un personaggio che si è distinto per il proprio impegno nell’ambito della cultura e per le proprie opere professionali nel tessuto sociale” – così viene descritto nella delibera di Giunta che ne ripercorre l’intera carriera e la grande umanità.

Chi fu Salvatore Spatola

Nato a Rosolini l’11 luglio 1937. Figlio di Giuseppe Spatola e Vincenza Iacono, si diploma all’istituto magistrale di Noto e fin da giovane diventa punto di rifermento a Rosolini come insegnante privato. Sono decine i giovani rosolinesi ad essere passati e cresciuti studiando sui suoi libri. Negli anni sessanta,sposato con Maria Incatasciato,vince un concorso come insegnante elementare e parte per la profonda Valle camonica,tra le montagne bresciane.

Il primo incarico è a Canè, paese delle prealpi retiche,quindi Borno, Cividate e Pianborno dove va in pensione dedicandosi alla passione della scrittura giornalistica, che coltivava fin da ragazzo. Già corrispondente Rai per Siracusa, Salvatore Spatola arrivato a Brescia aveva proseguito a collaborare con diverse testate giornalistiche ad iniziare dal Giornale di Brescia,quindi a Brescia oggi e Il Giorno. La carriera giornalistica è quella che ha contribuito a lasciare un ricordo indelebile in Lombardia e in Sicilia, anche impegnato come probiviro dell’Associazione lombarda dei giornalisti. Salvatore Spatola, malgrado la lontananza dalla Sicilia,non ha mai dimenticato il suo Paese natale portandolo sempre nel cuore in ogni esperienza lavorativa fin dai primi articoli scritti per La Notte o nei pezzi da collaboratore del Corriere della Sera redazione Lombardia per cui ha scritto fino agli anni novanta.

Già addetto stampa al ministero della Marina Mercantile e dei Lavori Pubblici con il ministro Dc Gianni Prandini e dell’azienda ospedaliera di Valle camonica, l’ultimo scampolo della sua carriera ha seguito la start up del terzo quotidiano bresciano La Gazzetta di Brescia per poi tornare a lavorare per le pagine regionali del giornale Il Giorno che hanno contribuito a renderlo punto di riferimento per politica e cultura lombarda. Uomo di grande cuore e cultura, ancora oggi è ricordato per la sua professionalità e capacità di tessere rapporti umani tanto che dopo la morte,nel marzo del 2002, il comune di Costa Volpino gli ha dedicato un parco giochi alla memoria.

Salvatore Spatola era un”maestro”,non solo in aula ma anche nel quotidiano avendo speso la vita ad insegnare agli altri la leggerezza della libertà e del pensiero. Turiddu
riposa a Rosolini per sua scelta perchè,malgrado la distanza e gli anni regalati lontano dalla Sicilia,il suo paese lo ha sempre portato nel cuore.

A lui, sarà dedicata una via di Rosolini. Non a caso in una zona antistante a un plesso scolastico. 

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