Stipendi, dal 4 luglio netturbini in protesta. Il sindaco: “Il ritardo è di dieci giorni”

Stipendi, dal 4 luglio netturbini in protesta. Il sindaco: “Il ritardo è di dieci giorni”

Con una nota indirizzata alla ditta IGM Rifiuti Industriali, al Sindaco di Rosolini, al Prefetto di Siracusa e alla Commissione di Garanzia Roma, la F.I.L.A.S (Federazione Italiana Lavoratori Ambiente e Servizi) ha proclamato una protesta sindacale con astensione al lavoro ordinario e straordinario. La causa è, come si legge nella nota, il mancato pagamento delle retribuzioni del mese di maggio visto che:

in data 20 giugno si è tenuto un incontro conciliativo con il Sindaco di Rosolini e la IGM Rifiuti Industriali presso la Sala Giunta del Comune di Rosolini con relativo verbale di incontro chiusosi negativamente – scrivono- considerando che l’azienda non è attualmente nelle condizioni di poter stabilire un termine certo per il pagamento delle retribuzioni di maggio”.

Un ritardo di pagamenti, ad oggi, di dieci giorni che creerà disagi per il decoro e l’igiene del nostro paese con un’astensione dal lavoro ordinario del 4 luglio, per tutti i turni di lavoro, e dal lavoro straordinario dal 4 al 12 luglio per la durata di 9 giorni.

Il Primo Cittadino Incatasciato ha dichiarato di ben comprendere le richieste e le esigenze dei lavoratori precisando inoltre: “Come da verbale redatto durante l’incontro del 20 giugno, la ditta IGM ha ammesso di essere in ritardo di soli 5 giorni nei pagamenti di maggio che sarebbero dovuti avvenire entro il 15 giugno. Oggi sono dieci giorni di ritardo. Non possiamo che comprendere ovviamente la richiesta dei lavoratori e noi, dal canto nostro, nonostante la risaputa situazione finanziaria del nostro Ente, – ha concluso- ci impegniamo costantemente affinché i trasferimenti alla ditta IGM vengano effettuati in modo più puntuale possibile”.

Considerando che c’è chi tra i dipendenti non riscuote retribuzioni da mesi, 10 o 15 giorni di ritardo non possono che diventare “una parentesi” facilmente superabili. Ma intanto la protesta e lo sciopero sono comunque proclamati.

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