“Situazione insostenibile”, si dimette il Capo Settore Carmelo Vindigni. L’Amministrazione: “Non può farlo”

“Situazione insostenibile”, si dimette il Capo Settore Carmelo Vindigni. L’Amministrazione: “Non può farlo”

Ha presentato le sue dimissioni ma per l’Amministrazione non hanno valenza: il Dirigente del Settore Tributi e Servizi Sociali continuerà a ricoprire il suo ruolo

Difficoltà nel far fronte, oltre a tutte le procedure ordinarie del Settore Servizi Sociali, ad una notevolissima moltitudine di provvedimenti socio-assistenziali a causa della Pandemia da Covid19″, e situazione insostenibile nell’area Tributi per carenza di specifico personale: “i dipendenti di categoria D e C già responsabili di tributi Tari e Servizio Idrico, trasferiti in altri incarichi senza adeguata sostituzione (per fare alcuni esempi, Alberto Bonomo da responsabile della Tari a Responsabile di Settore, e Tiziana Anastasi da responsabile Servizio Idrico trasferita in un altro comparto comunale)”.

 

Il Funzionario responsabile del 3° Settore Tributi e Servizi Sociali, Carmelo Vindigni, con lettera su carta intestata indirizzata al Sindaco Incatasciato, al Segretario generale, all’Assessore ai Servizi Sociali, Antonino Floriddia, all’Assessore alle Entrate, Cristina Chindemi e al Presidente del Consiglio, Pierigiorgio Gerratana,  ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni, con apposita nota protocollata al Comune, lo scorso 18 giugno, il cui esito è stato imprevisto e inaspettato.

Perché, a tali dimissioni non si può riconoscere alcun valore né formale e né sostanziale, e pertanto rimangono privi di effetto”.

A dichiararlo e sottoscriverlo, è il Segretario Generale dell’Ente, il Dott. Pierpaolo Nicolosi che, con un documento di risposta inviato direttamente al Capo Settore, chiarisce  allo stesso che secondo le disposizioni legislative e contrattualistiche applicate alla Pubblica Amministrazione, il dipendente al quale viene conferito un incarico di posizione organizzativa, non può rifiutare l’incarico perché si tratterebbe di un inadempimento contrattuale in quanto il lavoratore, qualsiasi sia la sua categoria, in questo caso “D”, “è tenuto a rendere le mansioni dovute sulla base di quelle previste dal profilo di appartenenza, secondo le indicazioni ed esigenze del datore di lavoro – che in questo caso è il Sindaco -, e non secondo le proprie”.

In pratica, Carmelo Vindigni, nonostante la sua volontà e necessità a ritirarsi dal ricoprire tale ruolo, “a tutela del personale stato di salute – egli scrive nella sua lettera – notevolmente compromesso a causa dello stress che tale gravoso e insostenibile incarico mi provoca, ma anche e soprattutto a tutela del pubblico interesse, della cittadinanza tutta e per il buon funzionamento della P.A.”, non può sottrarsi dalle sue responsabilità di Dirigente di Settore, né rifiutare le mansioni del proprio profilo, nonché l’assegnazione di responsabilità di un intero settore, né, tantomeno, successivamente dimettersi: fino a nuove disposizioni ha l’obbligo di restare il Capo Settore.

Nonostante Vindigni abbia rappresentato più volte le sue difficoltà nell’operare e sostentare  le sue macro aree, Servizi Sociali e Tributi, “per nulla attinenti e/o compatibili tra loro”, disagi poi sanciti tramite lettera di dimissioni in cui chiarisce che “lui stesso abbia più volte condiviso il suo stato d’animo con il Sindaco Incatasciato”, non può cioè decidere di rifiutare il suo incarico di dirigenza fino alla sostituzione, e quindi all’individuazione di un suo successore, che al momento non c’è.

 

E la presa d’atto del suo ritiro, si è avuta proprio durante le ultime due sedute di Consiglio Comunale di lunedì 29 e di ieri, martedì 30 giugno, quando, la prima sera, data l’assenza del Responsabile per relazionare due punti tecnici all’ordine del giorno, si è dato annuncio delle sue dimissioni, poi “arrestate” la seduta del giorno dopo dal chiarimento del Segretario Generale sull’impossibilità di rassegnarle, alla luce della normativa di riferimento.

Il suo Settore– ha spiegato il Sindaco Incatasciato durante la seduta consiliare –  aveva reali necessità di rinforzi per affrontare le questioni che hanno riguardato le debolezze economiche che abbiamo fronteggiato durante il Covid, assieme a un’altra area complessa come quella dei Tributi, che si è un attimo persa di vista, gravando sullo stato lavorativo e psico fisico del dipendente. Ma fino alla sostituzione, il dipendente deve mantenere le sue mansioni, anche gravose, che attengono al suo incarico.  Di mio, mi sono sentito di rassicurarlo perché stiamo lavorando per trovare soluzioni, sempre nell’interesse e per il bene dell’Ente”.  

Ma tra i commenti e le perplessità dell’Opposizione, che ha imputato tale vicenda all’ennesimo “fallimento di questa Amministrazione e alla non auterevolezza politica del Sindaco”, la notizia della sua dimissione prima, e la non valenza della sua deposizione dopo, sono cascate come un “fulmine a ciel sereno” per l’Ente e soprattutto per la collettività sia politica che cittadina, che non si sarebbero mai aspettate l’uscita di scena di un Dirigente che, soprattutto negli ultimi mesi, nel bel mezzo di un’emergenza epidemiologica mondiale, ha dato dimostrazione di efficienza, forte impegno e lucidità.

 

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