Rigazzi presenta a Rosolini “Storia dell’Eresia”, libro dedicato alla maestra Barlotta

Rigazzi presenta a Rosolini “Storia dell’Eresia”, libro dedicato alla maestra Barlotta

“Questo libro parla di fatti gravissimi che si tendono ad insabbiare, quasi a dire “non è successo”. Ed invece per 2.000 anni i tribunali e le inquisizioni hanno funzionato scrivendo pagine tristi di storia, cancellando etnie e popolazioni, e singoli personaggi. Se oggi abbiamo la dichiarazione universale dei diritti umani dobbiamo dire “grazie” a questi uomini e donne”.

Luigi Rigazzi presenta così il suo nuovo libro, “Storia dell’Eresia”, editore “Etabeta”, con un incontro tenuto martedì sera 11 giugno a Rosolini, nella sala “Cartia”, per l’occasione gremita di gente. A presentare il libro assieme a Rigazzi sono intervenuti il professor Corrado Calvo, presidente di Cultura e Dintorni che ha organizzato l’evento, il professore Biagio Iacono e il professore Pinuccio Di Mari, nipote della maestra Concetta Barlotta alla quale Rigazzi ha dedicato il libro.

“Ho dedicato il libro alla Barlotta -ha detto Rigazzi-, perchè se riesco a scrivere correttamente due parole in italiano lo debbo a lei. Così come tanti della mia generazione che sono andati a scuola con la maestra Barlotta. Ho voluto rendere omaggio a lei perchè è stata dimenticata, mai pensata. Quando è deceduta mio fratello ha celebrato il funerale e fece un’omelia furiosa perchè non vedeva rosolinesi al suo funerale. Vedere una donna che ha seminato tanto cadere nel dimenticatoio mi ha colpito tanto”.

Il libro parla di alcuni personaggi ritenuti eretici, dall’Abate Calabrese Gioacchino da Fiore, a Girolamo Savonarola, Giordano Bruno, Martin Lutero per finire ai nostri tempi con Ernesto Bonaiuti. Tutti personaggi divenuti simboli del “pensiero libero” che si sono opposti al “pensiero unico” e all’ortodossia ecclesiastica.

“Questo libro è solo una continuazione -conclude Rigazzi-. Ho scritto tanti articoli su questi personaggi e devo dire che mi sento un po’ eretico anche io. Ai tempi dell’Inquisizione mi avrebbero messo al rogo”.

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