“Puntiamo al turismo esperienziale”; il 10 aprile Cna Rosolini lancia il suo progetto

 “Puntiamo al turismo esperienziale”; il 10 aprile Cna Rosolini lancia il suo progetto

Mercoledì 10 aprile alle 18.30 in Sala Cartia

Il Presidente Cna Rosolini, Giuseppe Cicero, il vicesegretario Cna Siracusa, Giampaolo Miceli e Angela Lauretta del direttivo Cna Rosolini sono pronti con un’altra importante iniziativa che coinvolge imprenditori e imprenditrici con lo scopo di mettere in risalto il proprio “fare” quotidiano.

Lo avevano già anticipato l’11 marzo in occasione di un incontro per informare le imprese del territorio sui cambiamenti in termini di fisco e burocrazia. Cna mantiene ora la promessa ed è pronta a lanciare un progetto: quello che vede nel turismo “esperienziale” una possibilità di riscatto per il nostro paese perché, come dichiara Angela Lauretta: “Non bisogna aspettare la politica per far risorgere l’economia del territorio; noi non siamo politici ma solo persone che credono che Rosolini possa offrire grandi opportunità”.

E per lanciare concretamente questo progetto, attraverso la collaborazione degli imprenditori e delle agenzie turistiche locali, Cna ci aspetta mercoledì 10 aprile alle ore 18.30 in Sala Cartia.

“Con CNA vogliamo valorizzare le imprese che rendono attrattiva la nostra città attraverso la produzione made in Italy facendo vivere luoghi ed esperienze. Mercoledì saranno con noi Maria Iangliaeva Gallitto vice presidente nazionale di Cna Turismo e Commercio e Salvo Signorelli coordinatore di Cna Turismo responsabile a Siracusa per progetto avviato con AirBnB”- conclude Angela Lauretta.

Quello del turismo esperienziale è un mercato che vale miliardi di euro– spiega Giampaolo Miceli – e pensare che Rosolini debba restarne escluso è un oltraggio. L’ 80% dei turisti dichiara di voler fare esperienza, di voler conoscere le attività del territorio che visita, vedere quello che si produce e come si produce. Dobbiamo costruire un turismo sulla base di un nuovo modello che parta però da tutto quello che c’era prima, da quello che siamo sempre stati, dalla nostra identità. Non chiediamo alle imprese di firmare accordi ma di solo di seguirci perché, probabilmente potremmo anche sbagliare ma insieme possiamo provarci e possiamo almeno lanciare un messaggio positivo”.

 

 

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