“La scuola è sicura, i rischi arrivano da fuori”, la risposta della Vicepresidente Gerratana a Vigna

“La scuola è sicura, i rischi arrivano da fuori”, la risposta della Vicepresidente Gerratana a Vigna

La comunità rosolinese è spaccata in due in tema di Covid e scuole. Una spaccatura, con sostanziale differenza di vedute, che è ben rappresentata già all’interno del Consiglio Comunale, con un’opposizione che invita il sindaco a richiedere una riduzione del numero degli alunni negli istituti e una maggioranza che ricalca senza passi indietro il concetto di “scuola sicura”.

A rispondere alla proposta di “riduzione del numero degli alunni nelle scuole”, avanzata dal consigliere Enzo Vigna, è la vicepresidente del Consiglio Lorena Gerratana: “Oggi la scuola – dice – è il luogo più a basso rischio di contagio. I nostri figli nelle scuole sono al sicuro, innanzitutto perchè sono pulite e sanificate ogni giorno”.

Il problema, serissimo, per la vicepresidente è invece un altro: “I genitori dovrebbero invece stare attenti a non permettere ai figli di riunirsi, nel pomeriggio, nelle piazzette del paese. La maggior parte di loro non indossa protezioni. Così il virus arriva nelle scuole. Non perchè nasce dentro la scuola ma in questi luoghi, come la zona Santa Caterina,in cui troppi ragazzi non rispettano le disposizioni di sicurezza e si abbandonano ad abbracci come se il virus non esistesse. All’interno delle scuole il controllo e il rispetto delle norme è massimo!”

Un invito ad una maggiore responsabilità, il suo, e ad un maggior esercizio di controllo da parte dei genitori al di fuori degli orari scolastici.

“Proprio per questo motivo – continua la Presidente – voglio anche sollecitare le Forze dell’Ordine a esercitare ancora più controlli, anche se apprezziamo già il loro quotidiano impegno per i quali li ringraziamo. Ma bisogna fare ancora di più” .

“La nota più triste– conclude Gerratana- è che siamo arrivati alla chiusura di bar, pizzerie e ristoranti, oltre che palestre e scuole di ballo, quando in giro invece c’è di tutto. Un Dpcm, a mio parere, assolutamente poco chiaro e che andrebbe rivisto”. 

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