Incatasciato “sorpreso” dalle dichiarazioni di Baio: “Noi abbiamo sempre mantenuto gli impegni”

Incatasciato “sorpreso” dalle dichiarazioni di Baio: “Noi abbiamo sempre mantenuto gli impegni”

“Sarebbe bastata una segnalazione scritta agli uffici competenti per risolvere le problematiche straordinarie della piazzetta “Nicholas Green”. Segnalazioni che invece non sono mai arrivate al Comune”.

Dopo le dichiarazioni del presidente dell’associazione “Famiglie Green”, Salvatore Baio, che si è detto pronto a sciogliere il contratto di adozione della piazza di via Santa Alessandra per le “troppe spese di gestione che hanno riguardano anche la sostituzione di lampadine della pubblica illuminazione, della fontanella e dei rifiuti”, interviene l’ex sindaco Pippo Incatasciato che si dice “sorpreso” per la critica di Baio nei confronti dell’ex amministrazione.

“Sono sorpreso perché gli uffici hanno opportunamente inserito nella convenzione di manutenzione del verde pubblico le aree verdi non affidate a terzi. L’amministrazione nella fattispecie attendeva l’intervento dell’associazione per la cura del verde. Voglio precisare che abbiamo sempre provveduto, a dispetto delle esigue risorse a disposizione, grazie allo scrupoloso lavoro dell’ex vicesindaco Fratantonio, alla manutenzione di quanto da noi rilevato o segnalato dai cittadini. Sono turbato da queste dichiarazioni -dice Incatasciato-, in quanto l’amministrazione non ha mai ricevuto segnalazioni di guasti dell’impianto elettrico o delle fontane da parte di chi ha preso in adozione la piazza, altrimenti, come dicevo, ci saremmo attivati per risolvere il problema. Sono inoltre sorpreso delle dichiarazioni di Baio -aggiunge l’ex sindaco-, in quanto con l’associazione abbiamo avuto sempre un occhio di riguardo anche per l’organizzazione della Sagra del Mosto, manifestazione che abbiamo cercato di portare ad alti livelli sin dall’anno in cui ci siamo insediati nel 2018. Con l’interessamento dell’assessore Pino Branca, abbiamo da subito profuso sforzi economici non indifferenti per farci carico delle fatture risalenti al 2015, 2016 e 2017 che nel 2018 dovevano ancora essere pagate all’associazione. E l’accordo è stato proprio quello: noi ci impegnavamo a pagare le fatture pregresse (circa 7.000 euro) così da rendere possibile all’associazione l’organizzazione della sagra nel 2019. Risultato? Abbiamo liquidato tutte le fatture in sospeso ma a ridosso ci è stato detto: “La sagra non si può fare”. Alla fine siamo riusciti ugualmente a svolgerla, come ricorderete, cercando altre strade per organizzare la Sagra del Mosto in grande stile, anche avvalendoci di finanziamenti regionali”.

Per questo “sono sorpreso da queste dichiarazioni -conclude Incatasciato-. Abbiamo sempre cercato di mantenere gli impegni presi. Sono altri che non li hanno rispettati”.

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