Il sindaco Pippo Incatasciato è stato sfiduciato, la mozione passa con 10 voti

Il sindaco Pippo Incatasciato è stato sfiduciato, la mozione passa con 10 voti

Il Consiglio Comunale di Rosolini  ha sfiduciato il sindaco Pippo Incatasciato con 10 voti, quanti ne bastavano per far passare la mozione. 6 i contrari. Si scioglie anche il Consiglio Comunale in una Rosolini che tornerà presto alle urne.

Hanno approvato la mozione di sfiducia tutti i consiglieri di opposizione che avevano precedentemente firmato e protocollato il documento, più il consigliere Tino Di Rosolini e  Enzo Vigna. Voto decisivo è stato quello però, inaspettato, del consigliere comunale Emanuele Monaco, di Rosolini La Nostra Terra, fino ad ora una costante dell’amministrazione Incatasciato che però nell’ultimo periodo ha accusato qualche mal di pancia: nell’ultimo comunicato stampa pubblico prima della sfiducia aveva qualificato il sindaco come “silente” di fronte ai tatticismi politici.

Vota contro il Pd, come da sempre aveva annunciato con i consiglieri Piero Assenza e Cettina Assenso: “Siamo coerenti fino alla fine”.

Coerenza è stata anche la parola d’ordine di Italia Viva, il partito del sindaco, con il consigliere Massimo Runza, e Insieme per Rosolini, con Lorena Gerratana e Evelina Gambuzza: “Anche noi restiamo coerenti e votiamo no alla sfiducia”.

E Forza Italia resta anche coerente: il 17 febbraio aveva firmato e protocollato la mozione al sindaco, nessun ripensamento.

Cosa succederà adesso?

Pippo Incatasciato è il primo sindaco della storia di Rosolini ad essere stato sfiduciato. A due anni e 9 mesi dalle elezioni amministrative di giugno 2018, si apre oggi un periodo buio della storia politica locale. Ora, l’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali nominerà un commissario ad acta che guiderà il paese fino al primo turno utile di consultazioni amministrative che probabilmente, per Rosolini, sarà settembre prossimo.

A Pippo Incatasciato non sono bastati mesi di trattative per provare a ritrovare il bandolo della matassa e tentare di salvare il salvabile. Alla base degli interventi in aula la presa d’atto, da più parti, di una squadra di maggioranza che col passare dei mesi si è sfaldata. All’orizzonte non resta altro per Rosolini che vivere mesi più o meno lunghi di commissariamento ma, come molti consiglieri di opposizione credono: “Rosolini ne sopravviverà con estrema facilità”.

 

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