Gerratana (Pd): “Il sindaco Calvo? Un professionista dell’insulto”

Gerratana (Pd): “Il sindaco Calvo? Un professionista dell’insulto”

In merito alla risposta che il sindaco Corrado Calvo ha dato al presidente della repubblica, Sergio Mattarella, interviene il consigliere del Pd Piergiorgio Gerratana, con una nota che pubblichiamo di seguito integralmente.
“Non credevo ai miei occhi ed ho riletto per ben tre volte la dichiarazione che il sindaco di Rosolini ha inteso rilasciare alla stampa a seguito della risposta avuta dagli uffici di collaborazione del Capo dello Stato alla lettera inviata da Calvo stesso in cui venivano elencate le difficoltà legate al mandato di sindaco della città di Rosolini.
Egli afferma, testualmente, che “il Presidente della Repubblica ha comunicato, in maniera del tutto PILATESCA, di non poter procedere ad alcuna valutazione o provvedimento di competenza governativa”.
Non pensavo che l’insulto, modalità tipica della sottocultura cui Calvo appartiene, potesse arrivare anche al Capo dello Stato, una persona seria, per bene, integerrima, onesta e soprattutto equilibrata, tutte caratteristiche che non appartengono, ahimè, a questo sindaco.
Abbiamo ancora vivo il ricordo della visita del Presidente del Consiglio Renzi a Siracusa; occasione, anche questa, di sfoggio di frasi sconnesse e insulti nei confronti dello stesso Renzi che in maniera scaltra scoprì subito che Calvo non aveva uno straccio di progetto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici della nostra città.
Insulta tutti il sindaco Calvo. Insulta il Capo dello Stato, insulta il Presidente del Consiglio, insulta il Presidente della Regione (cui, però, sottobanco chiede incontri e sostegno), insulta l’opposizione (ma questo è ovvio!), insulta la sua stessa maggioranza (ecco, questo è meno ovvio!), insulta i tecnici e i professionisti della nostra città quando pretende da loro di avere in maniera gratuita un lavoro complicato, importante e pieno di responsabilità come la revisione del PRG, insulta i cittadini che attraverso i giornali o i social network gli chiedono di migliorare servizi e gestione di sua competenza.
Delirio e crisi nevrotiche, questa è la patologia!
Eh no, sindaco Calvo, così non si governa neanche un condominio, figuriamoci una città. Ci vogliono idee, preparazione ed equilibrio. E poi, mi permetto di suggerire, quattro cose da fare entro la fine dell’anno (un tempo generosamente lungo!): togliere l’immondizia e la sporcizia dalle strade, abbassare le tasse a chi fa la raccolta differenziata, portare in consiglio comunale la revisione del PRG e riformare la macchina amministrativa comunale.
Questi sono quattro obiettivi certi, verificabili e, spero, alla sua portata; il minimo che un cittadino può chiedere al sindaco di qualsiasi città. Se non è nella condizione di fare queste quattro cose lo dica chiaramente e passi la mano, senza insultare la gente e senza uscire fuori dal cilindro, ancora una volta, le fantomatiche colpe del passato. Il tempo degli alibi è finito da un pezzo e l’unico a non accorgersene è rimasto solo lei.
PIERGIORGIO GERRATANA

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