Covid – Testimone di Geova chiede di aiutare i bisognosi, la Congregazione lo scomunica

Covid – Testimone di Geova chiede di aiutare i bisognosi, la Congregazione lo scomunica

Ho avanzato la proposta di aiutare, specie in questo periodo di emergenza sanitaria ed economica, chi ha davvero bisogno, ma un Testimone di Geova non può esprimere alcuna idea o opinione. Se lo fa corre il rischio di essere cacciato, e così è stato per me”.

È la storia di Giovanni Crepaz, originario di Belluno, ma residente a Rosolini da 4 anni, che dopo circa 40 anni di militanza, è stato allontanato dalla Congregazione dei Testimoni di Geova di Rosolini per aver richiamato il “dovere cristiano” di aiutare chi è in difficoltà, chi ha perso il lavoro o fatica ad arrivare a fine mese, specie in un periodo come quello attuale, in cui l’emergenza sanitaria ha preso il sopravvento anche su quella economica, a causa della quale tante famiglie e tante attività si sono ritrovate in crisi.

 

Voglio rendere partecipe la popolazione di questo triste episodio in modo che le persone sappiano con chi e cosa hanno a che fare”. Ed è per questo che il Signor Giovanni ha deciso di scrivere e divulgare una lettera aperta alla città, per testimoniare l’esperienza personale all’interno del gruppo religioso che, dopo una serie di polemiche, secondo quanto racconta lui, lo ha scomunicato senza un preciso motivo.

IMPORTANTE: Riportiamo il testo completo della lettera in quanto, essendo megafono ed organo di Informazione della città, come sempre diamo spazio e visibilità a chi sente il bisogno di esprimersi, raccontarsi o denunciare dei fatti, ma chiaramente ci dissociamo da eventuali accuse espresse, restando disponibili a qualsiasi e possibile replica da chi si sentisse tirato in ballo tra le righe del racconto del cittadino.

 

La lettera: 

Caro amico Rosolinese, ti chiedo solo un minuto di attenzione. Mi chiamo Giovanni Crepaz e vivo a Rosolini da 4 anni. Sono stato allontanato (scomunicato) dalla Congregazione dei Testimoni di Geova perché ho fatto presente che il dovere dei cristiani, specie in questi tempi nei quali la pandemia è presente e la gente perde il lavoro, è secondo me quello di aiutare chi è nel bisogno, chi ha perso il lavoro e chi fatica ad arrivare alla fine del mese.

Aiutare secondo la carità cristiana sulla base della parabola del Buon Samaritano che aiutava anche i nemici, citando altre scritture bibliche, ma non sono riuscito a fare capire che cosa sia il Vero Cristianesimo.

Tutte le chiese cristiane stanno aiutando ospedali, mense per i poveri, comunità di recupero, tutti tranne loro, i Testimoni di Geova che dicono di essere i soli veri cristiani. Si aiutano solo tra di loro ma solo se si ha la lingua che “striscia per terra”. Chiedono in continuazione soldi ai loro adepti, soldi da mandare in America a gente che ne ha troppi e che li sfrutta in continuazione, mentre chi non è Testimone di Geova per loro può morire di fame.

Se volete saperne di più, potete contattarmi al numero: 345 9243927”.

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