Coronvirus – Il Sindaco Incatasciato: “I giovani non hanno capito la gravità della situazione”

Coronvirus – Il Sindaco Incatasciato: “I giovani non hanno capito la gravità della situazione”

Va dritto al punto il Sindaco Pippo Incatasciato quando, durante la sua diretta settimanale sugli aggiornamenti e le novità dell’emergenza, richiama al buon senso i giovani della città, ma anche le proprie famiglie e chiunque che, di fronte al graduale allentamento delle restrizioni con il dpcm del 18 maggio, piuttosto che non abbassare la guardia e rispettare ogni misura precauzionale disposta dal Governo per continuare ad arginare sempre più il virus, sembra aver preso troppo alla “leggera” l’emergenza in corso, tutt’altro che frenata.

Da varie segnalazioni e conseguenti constatazioni, sarebbero difatti tantissimi i fenomeni di affollamento giovanile, in particolare in punti sempre medesimi della città. Lungo Piazza Grande, piazzale sopra la Chiesa “S.Caterina” e lungo la vita Noto, nella piazza cosiddetta “Wifi”, in barba a ogni divieto di assembramento e norma igienico sanitaria, tantissimi giovanissimi e adolescenti si riuniscono in quei luoghi per ritrovarsi e stare insieme senza rispetto alcuno del distanziamento interpersonale e dell’obbligo della mascherina. Episodi questi, che si verificano quotidianamente e insistentemente, e che hanno portato il Primo Cittadino a lanciare un chiaro appello di raccomandazione ad essi e alle proprie famiglie.

Non avete capito la gravità della situazione – ha esortato Incatasciato rivolgendosi ai giovani di Rosolini -. Probabilmente perché disorientati dalle informazioni delle stessse istituzioni, specie sanitarie, che in prima battuta hanno parlato di virus che attacca specialmente gli anziani, o comunque coloro che sono già deboli di salute. Ma non dovete sentirvi assolutamente rassicurati: i ragazzi non sono indenni, diversi sono stati i casi di giovani italiani colpiti dal virus. Non solo, voi stessi potreste diventare vettore del virus e portarlo dentro casa e quindi far ammalare i vostri cari, i propri nonni, che le persone più vulnerabili”.

Da questo punto di vista, il Sindaco ha ulteriormente richiamato alla responsabilità i giovani, ribadendo di non creare assembramento durante i loro incontri, di indossare sempre le mascherine, anche all’aperto, e di mantenere le distanze interpersonali, previa sanzione amministrativa per coloro che vengono rinvenuti nelle condizioni di non osservazione delle norme sancite dai relativi regolamenti.

Un appello doppio il suo, che rimanda pure e soprattutto alle famiglie: “Questi comportamenti è vero che devono essere controllati e sanzionati dalle Forze dell’Ordine – ha precisato – ma è anche vero che è qui che entra in ballo tanto la responsabilità delle loro famiglie”. Ed è qui che riprende chiaramente ai genitori: “Spiegate ai vostri figli che il virus non è venuto meno e che siamo ancora in uno stato emergenziale, perché evidentemente non hanno compreso a pieno la criticità ancora in corso”.

Ci uniamo anche noi, in qualità di “megafono” della città, al medesimo monito – l’ennesimo – che rinnoviamo a giovani, meno giovani, adulti e anziani, ai cittadini rosolinesi tutti: se il virus si diffonderà ancora o meno, dipenderà unicamente dal nostro comportamento che inciderà parecchio sulla percentuale di contagio. Continuiamo a rispettare ogni provvedimento ministeriale e sanitario, tra 15/20 giorni potremo affermare se siamo stati o no, una comunità sensibile alle regole e all’incolumità di tutti noi.

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