Coronavirus, carenza di mascherine per il 118? Il rosolinese Giovanni Simon Monaco le stampa in 3d e le dona a medici e sanitari

Coronavirus, carenza di mascherine per il 118? Il rosolinese Giovanni Simon Monaco le stampa in 3d e le dona a medici e sanitari

“16 ore per stampare una sola mascherina e dopo aver realizzato la prima l’ho subito consegnata al 118 per farla vedere agli operatori. Ho ricevuto il via e mi sono subito messo a lavoro, giorno e notte”.

Quella delle carenze delle mascherine è l’emergenza nell’emergenza che ha portato Giovanni Simon Monaco, titolare di un’attività commerciale di Rosolini, “Zero Shop”, a decidere di mettersi in gioco per la sua comunità in modo totalmente gratuito.

E così invece che acquistare e donare mascherine, il nostro concittadino le stampa, giorno e notte, direttamente in 3d nel suo negozio di via Solferino, in cui si occupa da sempre di nuove tecnologie, come la domotica, la videosorveglianza Wifi e appunto proprio la stampa in 3D tanto acclamata in questi giorni nei social e nei telegiornali.

“C’è troppa carenza di mascherine, che sono uno dei più grandi strumenti per evitare il diffondersi del contagio – ci dice Giovanni. “Ed è da questa considerazione che parte la mia idea. Volevo regalare ad ogni operatore del 118 una mascherina riutilizzabile ma resistente– continua Giovanni-, e infatti l’ho realizzata in PETG con un’alta resistenza strutturale ma con all’interno una “parte filtrante” (quella a contatto diretto con la bocca) che altro non è che una parte della classica mascherina chirurgica”.

In questo modo infatti Giovanni ci spiega che grazie a questa mascherina possiamo moltiplicare di 6 volte il numero di mascherine in nostro possesso, in quanto basterà tagliare la classica mascherina chirurgica in 6 parti e otterremo sei quadratini dalla stessa da poter utilizzare singolarmente e inserire all’interno della struttura in PETG. Con la sua alta resistenza strutturale esterna poi, può essere usata per molto tempo perché lavabile con i classici disinfettanti in uso nei settori sanitari”.

“Cosi – continua- essendo in possesso di una stampante 3D ho deciso di iniziare il processo stampa e dopo aver realizzato la prima mascherina l’ho subito consegnata al 118 per farla vedere agli operatori. Dopo aver ricevuto il via, mi sono messo a lavoro”.

Un processo assolutamente costoso in termini di materie prime ma anche di tempo e elettricità: una sola mascherina richiede 16 ore per essere stampata ma, come dice Giovanni : “Ne vale assolutamente la pena, per il bene degli operatori del 118 e per il bene di tutta la città”.

E intanto stamattina il nostro concittadino ha consegnato già le prime 10 mascherine agli operatori del 118 di Rosolini e nelle prossime settimane la sua stampante 3d continuerà a produrne a sufficienza per l’intero comparto.

Un gesto di enorme generosità per cui la gratitudine non sarà mai abbastanza.

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