Asacom: le mamme chiedono al Sindaco di mantenere gli impegni presi

Asacom: le mamme chiedono al Sindaco di mantenere gli impegni presi

Il Servizio Asacom nella nostra città è un argomento che purtroppo va affrontato costantemente – anche se dovrebbe essere una priorità e non un’esigenza – visti i precedenti degli anni passati su blocchi burocratici, ritardi, mancati pagamenti.

La temerarietà dei genitori di tanti bambini disabili per questo non si ferma e, a chiusura delle scuole, per l’ennesima volta, arriva puntuale la voce di alcune famiglie, per rivendicare quei “sacrosanti” diritti che spettano ai propri figli, prima che sia troppo tardi.

Sono state varie le problematiche che in quest’ultimo anno scolastico hanno interessato il servizio. Originariamente il rischio di non essere garantito per la difficoltà iniziale di reperimento delle risorse finanziare, poi la proroga dell’avvio in differita dall’apertura delle scuole e infine il ritardo dei pagamenti degli operatori che hanno potuto iniziare a svolgere la propria attività solo a ottobre, ma la cosa ancora più sconcertante è che molte di queste figure non hanno ancora percepito tutti gli stipendi.

Per cui i genitori oggi chiedono al Sindaco di mantenere gli impegni presi.

Per quanto tempo gli operatori avranno la pazienza di attendere ciò che gli spetta dal Comune concludendo l’anno continuando comunque a lavorare anche sotto forma di volontariato per i nostri bambini? Il Sindaco e la sua Amministrazione – chiedono le mamme – si attivino immediatamente per liquidare il resto delle mensilità e intraprendere le procedure burocratiche necessarie e far sì che col nuovo anno scolastico il servizio Asacom venga erogato fin dal primo giorno di scuola come prevede la legge, per garantire quell’inserimento e quell’integrazione sociale che lui stesso più volte ha proclamato”.

Per evitare che sia “il solito cane che si morde la coda”, ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale si assumi le proprie responsabilità e si impegni realmente, sin da adesso, a dare delle risposte concrete a famiglie e operatori, ma soprattutto a quei bambini a cui il diritto allo studio, all’assistenza e all’inclusione vanno imprescindibilmente assicurati.

 

 

 

 

 

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