Testimone di Geova scomunicato, la sua nuova lettera: “La vostra scomunica ha rafforzato il mio cammino cristiano”

Si ripresenta la denuncia pubblica del signor Giovanni Crepaz, testimone di Geova, che è stato allontanato dalla Congregazione di Rosolini per aver – a suo dire- richiamato il “dovere cristiano” di aiutare chi è in difficoltà, chi ha perso il lavoro o fatica ad arrivare a fine mese, specie in un periodo come quello attuale, in cui l’emergenza sanitaria ha preso il sopravvento anche su quella economica, a causa della quale tante famiglie e tante attività si sono ritrovate in crisi (qui la sua denuncia).

Una denuncia che abbiamo scelto di pubblicare in quanto organo di Informazione della città, dando spazio e visibilità a chi sente il bisogno di esprimersi, raccontarsi o denunciare dei fatti, ma chiaramente ci dissociamo (e continuiamo a farlo) da eventuali accuse espresse, restando disponibili a qualsiasi e possibile replica da chi si sentisse tirato in ballo o è esplicitamente coinvolto nel racconto del cittadino.

Alla denuncia mossa dal signor Crepaz è seguita una lettera, a firma di un testimone di Geova di Pavia, Francesco Arduini (qui la lettera)che smentiva quanto dichiarato da Crepaz che però fino ad oggi non ha mai avuto alcuna risposta dal “Comitato Giudiziario” che lo ha scomunicato. Questo l’oggetto della sua seconda lettera:

“Cari fratelli del cosiddetto “Comitato giudiziario” (che non trova alcun riscontro nella Bibbia ma è una invenzione del Corpo Direttivo) che mi avete disassociato senza fornirmi alcun valido motivo scritturale che avvalori questa vostra curiosa iniziativa, voglio dirvi che in ogni caso io vi ho perdonato da buon cristiano quale sono.

Non nutro verso di voi alcun rancore perché ho capito che siete vittime di un meccanismo più grande di noi. Se la vostra coscienza davanti a Dio non vi condanna, meglio per voi, ma sono convinto del contrario.

Io sono fiero di avere agito secondo la volontà di Dio, il quale ama chi chiede di aiutare il prossimo, i poveri, i malati e odia invece gli egoisti, gli ipocriti e chi predica bene ma razzola male, come voi che amate il lusso e le ricchezze.

Questa “dissociazione” non mi tocca per niente, anzi mi rafforza nel mio cammino cristiano.

Io continuo la vita di prima, mi dedico al volontariato, conduco ancora tre studi a settimana, e i fratelli mi amano più di prima, mi salutano da lontano e vengono a trovarmi a casa. Hanno capito che sono stato vittima di un abuso di potere da parte vostra. Ora, questo vostro rifiuto di spiegare alla popolazione (magari tramite le pagine del Corriere Elorino, il quale sarebbe molto lieto di conoscere la vostra versione), era largamente prevedibile visto il vostro dipendere da 8 vecchietti americani che pensano per voi, che vi hanno reso ormai incapaci di intendere e volere e ai quali (non a Dio che la pensa diversamente) dovete ciecamente ubbidire.

Il riscontro economico, la posizione di preminenza su tante povere persone ormai senza dignità, fa sì che voi soffochiate la vostra coscienza. Io e tanti fratelli speriamo in un cambiamento ai vertice dell’organizzazione perché chi dirige sia più umile e meno attaccato ai soldi che voi dovete ogni mese mandare in America. È stata addirittura obbligata una somma di denaro (una specie di decima) che ogni mese ciascun testimone deve sborsare per la società americana T.D.G (Torre di Guardia)”.

I nomi dai quali mi aspetto risposte sono quelli di Salvatore Bosco, Concetto Buscema, Giovanni Vindigni e Salvatore Di Francia.

Tramite il Corriere Elorino vi invito a farvi vivi.

PS

Sarebbe opportuno che il signor Francesco Arduini avesse il coraggio, così come ho fatto io, di inserire il suo numero di telefono in modo da poter essere facilmente contattato e rispondere alle molte curiosità che la gente può avanzare riguardo alla sua lettera di risposta dal titolo “Facciamo del bene ma senza pubblicità” visto che i file che ha inviato risultano essere accordi stipulati con i vari stati per avere il 5 per mille dallo Stato, quindi obbligatori e non vera e pura carità cristiana.