Yachts con bandiera esterna, ma erano di italiani. Le Fiamme Gialle scoprono il trucchetto per evadere il fisco
I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Siracusa hanno recentemente concluso un monitoraggio sulle imbarcazioni da diporto battenti bandiera di paesi stranieri in transito o ormeggiate nei porti siracusani.
L’attività nasce dalle osservazioni comprese nei normali servizi di controllo economico del territorio predisposti lungo la fascia costiera da Brucoli a Portopalo: i Finanzieri di mare hanno intercettato in acque territoriali e presso i porti turistici della zona diversi yachts, la cui proprietà è risultata essere di soggetti residenti in Italia.
Nel corso dei controlli sono state ispezionate 12 imbarcazioni di valore complessivo pari a oltre 4 milioni di euro, immatricolate all’estero da cittadini fiscalmente residenti in Italia e non dichiarate ai fini del c.d. “monitoraggio fiscale”.
L’attento e minuzioso esame delle posizioni controllate, ha consentito di rilevare l’omessa dichiarazione dei beni nell’apposito quadro RW della dichiarazione dei redditi, dedicato al alle informazioni da fornire in ordine alle ricchezze detenute all’estero.
I proprietari, quali persone fisiche residenti, pur avendo immatricolato gli yachts in Paesi come Belgio e Olanda, avrebbero avuto l’obbligo di dichiarare i beni al Fisco; ma non lo hanno fatto.
Per la mancata dichiarazione, le sanzioni previste vanno dal 3% al 15% del valore dei beni non dichiarati; nella fattispecie, le stesse ammontano a più di 100 mila euro.
Continua incessante l’attività della Guardia di Finanza esercitata in modo integrato dai Reparti territoriali e dalla componente aeronavale del Corpo a tutela degli interessi economici e finanziari dell’Italia e dell’Unione Europea.