“Vittima dell’odio, dell’ignoranza e del razzismo”: il messaggio funebre di un cittadino di Rosolini a Willy Monteiro

“Vittima dell’odio, dell’ignoranza e del razzismo”: il messaggio funebre di un cittadino di Rosolini a Willy Monteiro

Quella del giovane Willy Monteiro, è una vicenda disumana e brutale, segnata da una morte assurda, che non può trovare giustificazione alcuna. Agghiacciante, crudela, mostruosa, che ha stravolto, scioccato e toccato la sensibilità e il cuore di un’intera comunità, sino ad arrivare anche alla nostra.

 

A tal punto che un privato cittadino di Rosolini, che vuole restare anonimo, ma il cui lodevole e apprezzatissimo gesto è ciò che conta davvero, ha voluto associarsi al grande dolore della famiglia del giovane Willy, affiggendo sulle bacheche cittadine,tramite la collaborazione delle Onoranze Funebri “Fratantonio s.r.l”, un messaggio funebre a lui dedicato, che recita: “vittima dell’odio, dell’ignoranza e del razzismo che sono da sempre una grande male dell’umanità. Possa il Signore accoglierti in Paradiso dove sono sicuro ti troverai già“.

Abbiamo rintracciato il cittadino in questione, che si è abbandonato a uno sfogo comune, che vogliamo condividere con voi lettori. Le sue parole commosse e sofferte, sono quelle di un padre che per istinto si è messo nei panni dei genitori di Willy, provando lontanamente a immaginare un dolore tanto lacerante e viscerale.

 

Faccio davvero fatica a non pensarti – ha dichiarato rivolgendosi al ragazzo -. È come sempre un problema culturale, e il fatto che siano state rilasciate tutte quelle dichiarazioni allucinanti su di te, sul fatto che a morire sia stato solo un immigrato (immigrato?ma dove? Ma quando?) e/o un nero, la dice lunga sul bassissimo livello socio culturale in cui ci troviamo. La totale mancanza di amore verso il prossimo mi fa veramente tanta paura e, da genitore, prevedo che mi terrà parecchie sere insonne in attesa del rientro a casa dei miei figli.
Non ti conoscevo Willy, ma ti voglio un bene dell’anima“.

Ci uniamo al sentimento del nostro compaesano, col quale ci congratuliamo per il bellissimo gesto di solidarietà alla famiglia del giovane, semplice e umile, avvalorato da un così profondo e prezioso messaggio di sensibilizzazione.

Crediamo che nel momento in cui i brillanti e smaglianti occhi di Willy abbiano smesso di vivere per vile mano dei suoi assassini, perfino il cielo sia impallidito e ogni raggio del sole, impietosito da tanta vergogna umana, si sia spento, ecco perché è a Willy e ai nostri giovani che dobbiamo pensare quando ci porremo la domanda: “Io cosa faccio per far sì che non succeda ad un altro Willy?”.

 

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