“Violazione dei principi di imparzialità”, Mente e Cuore chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale
Un comportamento che “non può essere tollerato da chi rappresenta l’istituzione. Il Presidente del Consiglio comunale si dimetta”.
È la dura presa di posizione del movimento politico Mente e Cuore che esprime “profondo disappunto” su quanto accaduto ieri sera nella seduta di aggiornamento del consiglio comunale, in cui anche il presidente del consiglio, oltre alla maggioranza, ha abbandonato l’aula prima della scioglimento ufficiale della seduta. A concludere i lavori d’aula, in assenza anche della vicepresidente che ha seguito fuori la maggioranza, è stato il consigliere di opposizione Rosario Cavallo.
“Il ruolo del Presidente del Consiglio Comunale – scrive Mente e Cuore, di cui è presidente Ignazio Catanese- rappresenta una figura di fondamentale importanza all’interno dell’istituzione locale, che richiede il massimo rispetto delle norme democratiche e degli obblighi istituzionali. È imperativo che il Presidente svolga il proprio incarico con imparzialità, trasparenza e nel pieno rispetto delle prerogative di tutte le parti coinvolte.
Tuttavia, abbiamo rilevato comportamenti che riteniamo non conformi agli standard richiesti per tale incarico e potenzialmente dannosi per l’istituzione, poiché in contrasto con il principio di neutralità che deve caratterizzare il ruolo. La reiterata violazione degli obblighi istituzionali e dei principi di imparzialità da parte del dott. Corrado Sortino non può essere tollerata, poiché compromette la credibilità e la dignità dell’intero Consiglio Comunale, minando ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
“Più volte – concludono – abbiamo espresso perplessità sul modus operandi di questa presidenza, ma alla luce di quanto verificatosi ieri sera, riteniamo che l’unica misura idonea per ripristinare la dignità e il decoro del Consiglio Comunale sia la presentazione immediata delle dimissioni da parte del presidente.
Solo attraverso tale azione sarà possibile onorare adeguatamente il ruolo istituzionale e ristabilire un clima di correttezza e rispetto all’interno dell’organo consiliare”.
