Verde a Valle. La risposta del Sindaco a Città Verde: “Da lodare e non da disprezzare la disponibilità di chi ha ripulito l’area gratuitamente”
L’Associazione “Città Verde”, di cui è presidente Giorgio Zocco, nel pomeriggio di ieri ha sollevato una polemica sul parco Giovanni Paolo II imputando al Sindaco Incatasciato l’intromissione nella collaborazione tra il gruppo “Insieme per Rosolini”, di cui è espressione il vicesindaco Luigi Fratantonio e col quale assieme aveva effettuato la pulizia e il ripristino del parco, e l’Associazione Città Verde. Una collaborazione la loro, che dopo il restyling del posto dello scorso luglio, stava per essere perfezionata con la ricerca di alcuni sponsor ma che è stata messa in standby proprio dal Sindaco che “ha deciso di fare di testa sua chiamando il giostraio a ripulire l’area“, aveva dichiarato Zocco.
Non è tardata ad arrivare la replica del Primo Cittadino che riportiamo di seguito: “Chi oggi se ne è occupato lo ha fatto in maniera volontaria ed assolutamente gratuita, dando in un momento di difficoltà, un bel esempio di cittadinanza attiva a servizio della collettività”. Il testo completo della nota.
“Dall’insediamento del Vice Sindaco abbiamo perfezionato alcune adozioni di aree verdi o comunque area urbane, bisognose di continua manutenzione, riscontrando la disponibilità e solidarietà di alcune ditte private che si sono offerte volontariamente e gratuitamente a curare la cosa pubblica. Attendevamo anche la disponibilità per il verde a valle e devo riconoscere che alcune disponibilità ci stanno pervenendo. Chi oggi se ne è occupato lo ha fatto in maniera volontaria ed assolutamente gratuita, dando in un momento di difficoltà, un bel esempio di cittadinanza attiva a servizio della collettività.
Penso sia da lodare e non da disprezzare questa disponibilità, con tutti i suoi limiti di tempo e attrezzature. Un esempio da imitare o comunque un esempio che i commercianti che interagiscono con spazi pubblici dovrebbero tenere presente. Curare il verde e provvedere alla pulizia dei luoghi in ausilio al Comune, anche nel loro interesse, è l’atteggiamento giusto, che crea un clima di collaborazione con il Comune oggi per quanto mai necessario viste le difficoltà economiche che stiamo vivendo.
Sapevo che Città Verde fosse una associazione no profit, quindi di volontariato e non una società a scopo di lucro e come tale ha ricevuto dei contributi volontari dai privati e tempo addietro anche da parte del Comune. Quando non li ha ritenuti sufficienti a svolgere il compito prefissato, evidentemente non ha ben compreso che una cosa è un contributo volontariato a sostegno di una associazione benefica per il territorio, altra cosa è il corrispettivo di un appalto che viene aggiudicato a chi ne è legittimato, secondo le procedure previste dalla legge, e quindi regolamentato diversamente rispetto all’affidamento di un servizio ad una associazione no profit.
Forti di una larga collaborazione gratuita di privati volontari, non mancheremo certamente nella cura in maniera professionale del verde in città che non può certamente essere esclusivamente affidato alla disponibilità dei volontari. Non mancherà comunque occasione in futuro, così come nel passato, di poter fruire del servizio di volontariato dell’Associazione Città Verde che ha ripetutamente dimostrato di essere sensibile alla cura del verde in città”.