“Un traboccare di sentimenti e profondi valori” le ultime due opere della poetessa Ignazia Iemmolo Portelli

“Un traboccare di sentimenti e profondi valori” le ultime due opere della poetessa Ignazia Iemmolo Portelli

Sono state presentate ieri, in Sala Cartia, le opere della Prof.ssa Ignazia Iemmolo Portelli. Un nuovo appuntamento con la cultura promosso dall’Associazione Cultura e Dintorni, di cui è Presidente il Prof. Corrado Calvo. 

Accanto a lui, nello svolgimento della bellissima serata, il poeta Giuseppe Blandino, relatore, e le poetesse Antonella Monaca e Rita Buscemi, tutti componenti della grande famiglia di Cultura e Dintorni che hanno letto e fatto “gustare” ai presenti i versi della Prof.ssa Iemmolo Portelli, presente e emozionata.

Tra una lettura e l’altra, gli intermezzi musicali, con voce e chitarra, di Salvatore Raimondo, Presidente della Corale Libere Armonie e ormai una presenza costante e un valore aggiunto degli appuntamenti culturali dell’associazione. 

Da sinistra: il poeta Giuseppe Blandino, la poetessa Ignazia Iemmolo Portelli e lo scrittore Corrado Calvo

“Ignazia Iemmolo Portelli – ha esordito il Professore Corrado Calvoè una delle figure più importanti e apprezzate del nostro universo culturale, tanto da spingermi a dedicarle un’intera antologia critica e letteraria: “Ignazia Iemmolo Portelli Ciuri Profumatu ra Sicilia” . Elegante poetessa sia in lingua che in vernacolo, ci ha regalato diverse sillogi poetiche traboccanti di sentimenti e di valori umani profondi e universali”. 

Le opere di Ignazia Iemmolo Portelli presentate ieri in Sala Cartia sono state pubblicate entrambe nel 2021, l’anno delle doppie pubblicazioni per la poetessa rosolinese. A  febbraio è stato pubblicato “I Canti della notte del dolore”, una raccolta di poesie in lingua, e a settembre invece “Ludendo Discimus” (Giocando Impariamo), testi teatrali per bambini e adolescenti.

Insegnante di lettere in pensione, la poetessa Ignazia lemmolo Portelli continua a pubblicare opere di straordinario interesse. Dal 1985 ad oggi non si è mai fermata.
Vanta diverse pubblicazioni che sono state nel tempo oggetto di numerosi e prestigiosi premi. Il lungo e solido percorso letterario di Ignazia Iemmolo Portelli, che si è snodato nel tempo sia a livello narrativo che poetico, si è arricchito di ulteriori tappe letterarie: la silloge poetica I canti della notte del dolore, “rappresenta – come scrive in prefazione Domenico Pisana- l’apice di una sensibilità d’anima consapevole del proprio vissuto esistenziale, inteso come dono nel contesto di una reciprocità individuale e sociale”, mentre Ludendo Discimus, sono testi teatrali, genere non di elezione ma che diventa per Ignazia Iemmolo Portelli veicolo di valorizzazione e diffusione della lingua siciliana.

Ignazia Iemmolo Portelli è, come l’ha definita il Prof. Calvo, “un’animatrice culturale disponibile e generosa che ha allacciato rapporti anche con la nostra comunità argentina a cui ha impartito un interessante ciclo di lezioni sulla storia e gli usi del popolo rosolinese. Per me è stato un vero piacere accompagnarla in questa avventura. Sin dalla nascita della nostra associazione, si è sempre impegnata in Cultura e Dintorni di cui è Vicepresidente. Ignazia ha fatto dell’amore la sua bandiera di vita e di cultura”. 

Poche parole da parte della poetessa, ma molto forti e commosse: “Grazie dal profondo del cuore perchè avete voluto essere qui con me stasera. Vi ho guardati ad uno ad uno e in ognuno di voi c’è un’amica, una sorella, un fratello. Per cui, sono ricca. Sì, sono ricca. Colui che è circondati da amici e fratelli da cui sa di essere amato, è ricco”.

Le due opere di Ignazia Iemmolo Portelli 

I Canti della Notte del Dolore
Il corpus della raccolta poggia su un sincero sentire religioso che costituisce, scrive sempre Pisana, “il filo rosso della versificazione”.
Nella raccolta è presente un testo poetico dedicato ad un sacerdote di Rosolini, Mons. Corrado Contarina, che la poetessa delinea con versi che ne esprimono la vita, la fede, l’azione, l’impegno pastorale. “Portavi a Dio la gente”: così lo evoca l’autrice ai suoi lettori, facendone risaltare la sapienza e l’umiltà, la capacità di annuncio del vangelo e lo zelo profondo, l’atteggiamento di benevolenza e di cura spirituale e morale della Comunità rosolinese, il ruolo educativo nella formazione dei giovani nonché l’attenzione ai più poveri, ai deboli, agli anziani e ai malati.
La poesia di Ignazia Iemmolo Portelli è tanto semplice nelle sue forme quanto genuina nella sostanza; i versi si muovono con spontaneità, tenero afflato descrittivo e con una prosodia necessitata da bisogni comunicativi che vibrano di densa forza emotiva, di toni cordiali e candore d’anima e di riverberi di dolore.
La spontaneità dei temi trattati, dei ritmi e delle figure evocate conserva infatti il tempo del dolore e della morte, il tempo della gioia e dell’amore, e il sorriso della felicità eterna che è cercare e correre verso Colui che ci colma e ci salva.

Il poeta Blandino. Foto di Antonino Giurdanella

“Ogni verso – ha detto ieri sera del libro il poeta Giuseppe Blandino-  è un distillato della vita stessa e la poetica di Ignazia Iemmolo Portelli vibra d’una profonda religiosità, che pervade ogni aspetto dell’esistenza e del creato; la dimensione religiosa schiude ad una visione ottimistica dell’esistenza, nonostante la presenza nell’umanità del dolore e del male. In questa silloge non mancano il mare, tante volte evocato, e il tema del viaggio come metafora della vita. È la bellissima lirica intitolata “Cianciuolu” che ci fa navigare nel mare dell’immaginazione aprendoci nuovi orizzonti”.

 

 

 

Ludendo Discimus
La Prof. di tutti i Rosolinesi, (e non solo!) ha trovato, nel teatro, uno strumento di aggregazione forte e sano dove far crescere i tanti giovani che in lei hanno trovato una guida illuminata nel tortuoso percorso che è la vita.
Le opere teatrali raccolte in questo libro hanno rappresentato occasione di crescita sana e momento di aggregazione importante per molti.
“Ah sti carusi!” è la perfetta sintesi del lavoro dell’autrice. Testo in vernacolo che racconta le difficoltà economiche di una famiglia che non si sottrae alla sua missione pedagogica. La lingua siciliana, la realtà contadina del dopo guerra, la saggezza degli anziani e la maturità del giovane protagonista sono perfettamente miscelati in questo scorcio di vita vera nel quale i buoni sentimenti, a dispetto dei luoghi comuni e dei pregiudizi, alla fine prevalgono sempre.
In chiave comica anche il Cabaret. L’impegno politico dell’Autrice è alla base di quest’opera che racconta, appunto, alcuni aspetti della politica in maniera comica e pungente.
Alcune opere sono dedicate ai più piccoli. Come, ad es. A Massaria (La Fattoria) dal linguaggio semplice e immediato il cui intento didattico è quello di promuovere l’uguaglianza.
“In questo libro – si legge nella prefazione- , frutto di amore e devozione, c’è la grandezza di una Donna che ha sempre donato senza chiedere; c’è la saggezza di un’educatrice che ha raggiunto importanti traguardi e ha aiutato tanti a raggiungerne; c’è la perfezione di una Madre che ama incondizionatamente e che altrettanto incondizionatamente è amata”.

“Un’opera teatrale – ha detto il poeta Giuseppe Blandinoche in parte ha molti elementi in comune e molti richiami con la letteratura vernacolare della nostra scrittrice, perché ancora una volta il legame con la cultura locale e con la lingua dialettale risulta molto forte. In questo lavoro, però, l’autrice apporta una novità: mescola la cultura tradizionale con quella della generazione di oggi, che diventa protagonista con le sue problematiche, le preoccupazioni e anche i valori attuali”

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