Un dono dalla famiglia Caschetto alla Misericordia, in ricordo del figlio Salvatore

Un dono dalla famiglia Caschetto alla Misericordia, in ricordo del figlio Salvatore

Salvatore Caschetto ha perso la vita per salvare quella degli altri. È lui il 42 enne deceduto il 14 gennaio scorso di cui non ci stanchiamo di parlare, un uomo che con il suo gesto di coraggio, purtroppo trasformatosi in tragedia, è diventato esempio per tutti.

Salvatore Caschetto
Avrebbe potuto girarsi dall’altra parte, Salvatore, quella notte in cui è avvenuto un tragico incidente tra un tir e un’auto sull’ autostrada A 18. Avrebbe potuto, ma non lo ha fatto.

Salvatore, comunissimo passante, ha invece parcheggiato il suo tir per prestare soccorso quando purtroppo è stato falciato da un altro tir. Quella notte, assieme a lui, persero la vita anche un ispettore della Polizia stradale di Messina, Angelo Spadaro di 55 anni, e una donna calabra di 81 anni, Rosa Biviera, di Bovalino.

Salvatore era aggrappato alla bellezza e al valore della vita, così tanto da voler a tutti i costi difendere quella degli altri mettendo a rischio la sua.

Oggi, a 6 mesi dalla perdita di un grande concittadino che ha lasciato un figlio di 14 anni, un’altra commozione e un altro dono arrivano dalla sua famiglia che è diventata un ulteriore esempio di generosità, di bene disinteressato e puro.

I genitori di Salvatore, con le lacrime agli occhi e ancora affranti da un dolore insuperabile, hanno onorato la memoria del figlio donando uno zaino per l’emergenza sanitaria alla Misericordia di Rosolini. Un dono che è stato una sorpresa per tutti i cittadini in occasione dell’inaugurazione della nuova ambulanza della misericordia, sabato 20 luglio in piazza Garibaldi.

Non una parola è uscita dalla bocca dei genitori di Salvatore, solo commozione, lacrime e un gesto disinteressato che ha commosso tutti i presenti; da parte loro, da parte di due genitori che hanno vissuto il loro lutto nella massima riservatezza, con gli occhi pieni di infinita dolcezza e bontà. La stessa bontà che apparteneva a Salvatore che quella notte a soccorrere non ci ha pensato due volte.

E in quello zaino, il dono alla città della famiglia Caschetto, non c’è solo tutto l’occorrente per le emergenze e le urgenze, non ci sono solo strumenti fondamentali di primo soccorso; dentro quello zaino c’è l’anima e il cuore di Salvatore, c’è la grande dignità e il grande coraggio dell’intera famiglia Caschetto che merita la vicinanza di tutti. E la merita davvero, ancora una volta, perché nonostante il forte dolore, senza proferire una sola parola, ha continuato a “donare” sulle orme del figlio Salvatore che adesso continuerà ancora a soccorrere e a salvare vite, insegnandoci a “non voltarci mai dall’altra parte”.

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