Un apericena per aiutare Turchia e Siria, grande partecipazione alla serata dei Focolarini
Si può rimanere indifferenti difronte ad una tragedia del genere?
È questa la domanda che ci siamo posti un gruppo di membri della comunità dei focolari di Rosolini alla notizia del terremoto che ha colpito, il 6 febbraio scorso, la Siria e la Turchia. Il giorno prima avevamo avuto una videochiamata zoom con un gruppo di giovani dei focolari della Siria durante un incontro di comunità: con loro avevamo condiviso le esperienze intraprese per sostenere dei progetti a favore delle vittime della decennale guerra che ha devastato quella nazione.
La notizia del terremoto, quindi, ci ha scosso in modo particolare. Nel frattempo il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha subito avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione della Turchia e della Siria, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN). Dopo un po’ di esitazione ci siamo messi in moto e ci siamo chiesti cosa potevamo fare.
Sono venute fuori varie idee tra le quali è stata accolta con particolare favore la realizzazione di un’AperiCena aperta ai nostri amici e finalizzata alla raccolta di fondi. La macchina organizzativa si è messa subito in moto e il giorno dopo è già pronta la locandina dell’evento. C’è chi si occupa di trovare gli sponsor, chi di contattare le aziende per la realizzazione di ceste da mettere a sorteggio durante la serata. I giovani si organizzano per la presentazione dell’evento e per il servizio ai tavoli.
Un gruppo si occupa della produzione di focacce e rustici vari e un gruppo dell’allestimento della sala. Le difficoltà di certo non mancano, ma le viviamo come occasione per ricominciare sempre nei rapporti fra di noi. La sera del 5 la sala sotto il cine teatro della parrocchia Santa Caterina si riempie con poco più di 130 persone. Alcuni che si erano prenotati non riescono a venire ma decidono spontaneamente di dare comunque il loro contributo. Tra i partecipanti si crea subito un clima di famiglia: è la prima volta, dopo la pandemia, che ci si ritrova così numerosi.
Prima di iniziare la cena i giovani presentano la serata e vediamo il filmato di due testimonianze di focolarini che vivono in Siria. Don Stefano Trombatore salutando i convenuti mette in rilievo il valore della manifestazione: un grande atto d’amore nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto.
A sorpresa ascoltiamo il saluto che il nostro nuovo vescovo, monsignor Rumeo, ci ha fatto pervenire con un messaggio vocale: ci sembra una benedizione dal cielo, ma anche un incoraggiamento ad andare avanti nella strada da tempo intrapresa: la strada del Vangelo.
La serata continua con la cena e con una performance del maestro Vincenzo Miracula che ci regala l’esecuzione col vibrafono di tre brani. Infine si chiude con il sorteggio di ceste ricche di doni raccolti dalle aziende locali che hanno aderito all’iniziativa. Andiamo a casa un po’ stanchi ma felici di aver fatto la nostra piccola parte nella costruzione di un mondo unito.
Ringraziamo in particolare il Centro Commerciale dei Fratelli Spadola per averci fornito tutta la materia prima per realizzare i piatti proposti durante la serata.
Massimo Micieli