Uccise Laura Pirri per 20 euro, Sebastiano Iemmolo condannato all’ergastolo
E’ stato condannato all’ergastolo il 35 enne Sebastiano Iemmolo che il 7 marzo del 2017 bruciò viva la compagna Laura Pirri al termine di una lite per 20 euro. Il giudice dell’udienza preliminare Andrea Migneco, martedì 26 febbraio, ha accolto integralmente la richiesta del Pubblico Ministero Salvatore Grillo infliggendo la pena del carcere a vita. Le indagini sono state svolte dal Commissariato della Polizia di Stato di Pachino che, avvalendosi anche di una serie di intercettazioni, il 7 settembre 2017 avevano arrestato Sebastiano Iemmolo accusandolo di omicidio, maltrattamenti, lesioni, incendio e calunnia.
Respinta invece la difesa dell’avvocato Nino Savarino di qualificare il fatto non come “omicidio volontario” bensì come omicidio preterintenzionale o maltrattamenti aggravati dalla morte.
Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro i prossimi 90 giorni.
Laura Pirri, dopo le gravi ustioni riportate il 7 marzo, morì dopo 15 giorni di agonia all’ospedale di Palermo. Un caso di “femminicidio” che, con la sentenza di ergastolo, trova la sua drammatica conferma.
La difesa, però, preannuncia appello alla sentenza. “Sentenza assolutamente ingiusta per l’ammontare della pena e qualificazione del reato -afferma l’avvocato difensore Nino Savarino-. Mi riservo di leggere le motivazioni per un più compiuto giudizio ma sicuramente faremo appello”.