Trovato senza vita nella sua abitazione: tragica fine per Vincenzo Cartia, era positivo al Covid
Fino alle 9.30 un contatto telefonico con una sua parente, da quel momento nessuna risposta al telefono, nessuna risposta al citofono. Un’assenza prolungatasi per molte ore che ha indotto la parente e i vicini ad avanzare segnalazione, preoccupati, prima al 118 poi ai Vigili del Fuoco.
Poco fa l’irruzione in casa, e la drammatica scoperta: il suo corpo esanime all’interno dell’abitazione. È stata la tragica e triste fine di Vincenzo Cartia, rosolinese di 57 anni, aiuto cuoco in un ristorante del ragusano.
Viveva da solo, nella sua casa di Via Buon Pastore, 16, a Rosolini, dove il suo corpo è stato ritrovato. Nessun cattivo odore all’esterno che proveniva dell’abitazione. Se vicini e parenti non si fossero preoccupati per la sua assenza, il corpo non sarebbe ancora stato ritrovato.
Positivo al covid, era stato ricoverato sabato sera all’ospedale di Modica dopo aver scoperto della sua positività: era però sanissimo, con sintomi lievi.
Solo lunedì scorso infatti era stato “rassicurato” dai medici e dimesso. Da lunedì, quindi, si trovava in quarantena obbligatoria per la sua positività. I contatti con amici e parenti avvenivano solo per telefono. Gli unici sintomi che lamentava negli ultimi giorni, come raccontano i parenti, erano solo gastrointestinali: vomito e diarrea.
Stamattina però, dopo quella chiamata alle 9.30, non si sa cosa sia accaduto a Vincenzo Cartia, quale malore l’uomo abbia accusato. Sarà adesso il medico legale ad accertare la causa della morte.
Il signor Cartia non era vaccinato.
Alla famiglia Cartia e ai parenti le condoglianze da parte della redazione del Corriere Elorino.