Treno veloce Modica-Caltanissetta, fine corsa tra le campagne di Vittoria

Treno veloce Modica-Caltanissetta, fine corsa tra le campagne di Vittoria

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Di Antonio Spadaro

Raggiungo la stazione di Modica alle 7.30; salgo sulla vettura Trenitalia numero 5468. È il treno regionale veloce per Caltanissetta. Arrivo previsto a Licata alle ore 9.30: due ore per percorrere 107 chilometri.


Dopo circa un’ora, il treno si ferma tra le campagne di Vittoria. Abbiamo pensato ad uno scambio con un altro treno che percorreva la direzione opposta, dato che si viaggia su “un solo binario”. Ci sono due anziani di Torino che devono raggiungere Palermo e devono prendere la coincidenza. Non si vede transitare alcun treno in direzione opposta. Dopo mezz’ora di sosta vado nella cabina di guida e chiedo ai macchinisti. Rispondono: “c’è un guasto, stiamo cercando di risolvere”.


Ripartiamo a passo di gambero, forse ad una velocità di circa 10 km orari, scendiamo tutti a Gela: fine corsa! Ci viene detto che per le altre destinazioni bisogna proseguire in proprio, salvo per i viaggiatori diretti a Palermo per i quali sarebbe arrivato un pullman.

Prendo il pullman per Licata, arrivo a destinazione alle 11.30, con due ore di ritardo. Quattro ore per percorre 100 chilometri, quasi lo stesso tempo per andare a Dubai.


Si avvicinano le elezioni politiche e quelle regionali. Chiedo, se fosse possibile, di non essere tediati da campagne elettorali centrate sulla delegittimazione e sulla denigrazione dell’avversario fascista o comunista, spiegateci, piuttosto, come intendete risolvere questi ritardi strutturali in cui è sprofondato il meridione. Spiegateci come volete completare la rete autostradale, come rafforzare la rete ferroviaria e istituire l’alta velocità, come fare un policlinico di eccellenza per gli abitanti delle province di Siracusa e Ragusa, come risolvere il problema dei rifiuti che sommergono la Sicilia.

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