Stralcio cartelle dei Comuni fino a mille euro [di Salvatore Spadaro]
di Salvatore Spadaro
La legge di Bilancio approvata dal Governo prevede la rottamazione delle cartelle esattoriali fino a mille euro.
Si tratta per lo più di multe per violazione al codice della strada, bollo auto, ma anche tributi locali come Imu, Tari, Servizio idrico, imposte di pubblicità e di affissione, degli anni dal 2000 al 2015.
Secondo il ministero si tratta di una operazione di buon senso, perché riguarda una quantità di carichi fiscali riscuotibili solo nella misura del 6-7%, che i Comuni faticano a mantenere nei bilanci.
La legge di bilancio si spinge oltre, prevedendo anche la pace fiscale per le cartelle di importo superiore ai mille euro; è previsto, infatti, in tal caso, la possibilità di pagare con la sola maggiorazione del 5% in sostituzione di sanzioni ed interessi.
La stralcio è possibile solo per i carichi che i Comuni hanno affidato all’agenzia delle entrate e non quelli riscossi in autonomia.
Questa operazione genera due incongruenze: innanzitutto crea una disparità tra contribuenti, a seconda che i tributi siano affidati o riscossi in proprio; inoltre perché lo stralcio dei crediti per i Comuni può avere un impatto significativo sui loro bilanci, specialmente se si considera l’aumento straordinario dei costi di energia elettrica che sono chiamati a sostenere.