Splendida serata a Palazzo Nicolaci di Noto per “L’Amore Sbagliato” di Corrado Calvo
Domenica sera 18 dicembre 2022, nella prestigiosa Sala “Antonello Rizza” Emeroteca di Palazzo Nicolaci – Noto, è stato presentato, davanti ad un folto e attento pubblico, l’ultimo libro dello scrittore Corrado Calvo, “L’amore sbagliato” Santocono Editore.
La serata, condotta dal poeta Giuseppe Blandino, è stata animata dal giornalista di TeleIblea Gianni Papa, in qualità di relatore, dai due lettori, l’attore-regista Vittorio Rubino e la professoressa Enza Serrentino, che hanno declamato in modo straordinario alcuni brani tratti dai racconti del libro. Prezioso si è rivelato il contributo offerto dall’architetto Raffaele Di Dio per tutta l’organizzazione dell’evento.
Il coordinatore, Giuseppe Blandino, ha presentato al pubblico, molto partecipe, il nutrito profilo professionale di ognuno dei protagonisti ed in particolare si è soffermato sull’autore. Di Corrado Calvo è stato messo in risalto l’aspetto professionale come docente di storia e filosofia e il ruolo politico svolti in passato, ma soprattutto è stato tracciato l’influente percorso culturale, ancora in evoluzione e con la prospettiva di aggiungere altre bellissime pagine. Nello specifico sono state menzionate molte delle iniziative a cui Corrado Calvo ha dato vita come per esempio i Premi Letterari “Il Racconto” e “Scripta Manent”, che hanno portato Rosolini alla ribalta nazionale; la fondazione delle Associazioni “Club Famiglie” e Cultura e Dintorni; quest’ultima, nata nel 2010, rappresenta nel territorio un punto di riferimento culturale di prim’ordine. Si è parlato delle collaborazioni offerte dall’autore alla terza pagina di diversi giornali con servizi e studi su importanti autori nazionali ed internazionali, e sono state, altresì, ricordate alcune delle numerose opere pubblicate. Lo scrittore è stato attenzionato per i prestigiosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali ottenuti e per i suoi romanzi – “La Relazione”, “Nel nome del padre. Dear Frank, Giorgio caro”, “La lama sottile dell’amore”, “L’amore sbagliato” – che sono attraversati tutti dallo stesso filo conduttore: l’amore.
Blandino ha focalizzato una delle peculiarità dello scrittore che consiste nella straordinaria capacità di scavare e cogliere tutte quelle dinamiche e pulsioni amorose nelle parti più recondite dell’animo, che caratterizzano i suoi personaggi: “è come se usasse una lente di ingrandimento per ispezionare il loro mondo interiore, soprattutto quello femminile, e trovare quelle sfumature che sarebbero invisibili all’occhio nudo”. E aggiunge che “la tematica dell’amore partita dai personaggi creati dallo scrittore e ambientati in un paese come Rosolini, in realtà assume un respiro più ampio, varca questi limiti e si estende ad ogni essere umano tormentato o affamato d’amore”.
Nella conversazione tra l’illustre relatore, Gianni Papa, giornalista e saggista di vaglia, che ha piacevolmente coinvolto anche il pubblico, e l’autore sono stati messi a fuoco i vari aspetti di cui si veste il filo che attraversa tutti i racconti, dell’amore coniugato nelle diverse accezioni e sfumature. Si tratta di amore sbagliato. Altrimenti come definire, spiega Gianni Papa, l’irresistibile attrazione che spinge Giacomo Ciprova verso tutte le donne, belle o meno belle che siano, o la pulsione adolescenziale del protagonista de L’amorosa notte, che non ha paura di sfidare convenzioni e pericolo? O il rancore covato per tanto tempo da Angela Sannazaro ne Il presentimento? Né altra definizione si potrebbe trovare per lo spirito che anima ne Il fiore vermiglio il fatidico incontro del protagonista con una di quelle donne destinate a procurare danni a sé stesse e a chi sta loro accanto, o per il livido sentimento di Annamaria in Ti servo il caffè, dove l’anziana donna è pronta a sacrificare la figlia a un matrimonio che aborrisce, pur di conseguire la propria vendetta. Lo stesso discorso vale per i comportamenti e le condotte dei vari protagonisti animati da un senso singolare dell’amore. Infine, Il relatore si è soffermato sull’ultimo racconto, I giorni dell’Apocalisse, che ci riporta ai nostri giorni, al momento terribile che ancora stiamo vivendo, al morbo subdolo che ha straziato e strazia l’intero globo, di cui fa le spese l’amore fra due giovani.
Nel suo intervento conclusivo, Corrado Calvo ha rivelato la genesi dell’opera, “L’amore sbagliato”, ed ha spiegato la differenza tra romanzo e racconto precisando che fin lì aveva prediletto il primo, caratterizzato da una andatura più lenta e distesa, da un respiro di scrittura più ampio, mentre il racconto richiede stringatezza e concisione, un ritmo più lesto che ne connota la vitalità e la capacità nel mettere a fuoco temi e stati d’animo in poche righe. Sono due generi letterari che ha imparato ad amare, e questo non è un “amore sbagliato”.