Spadola incontra Te La Sogni: “C’è stato un malinteso” ma se la prende con i “soliti noti”
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“Abbiamo chiarito oggi a pranzo con gli amici Angelo, Santo e Carmelo. C’è stato un malinteso”. Parola del sindaco Giovanni Spadola che oggi ha incontrato il trio di “Te La Sogni” per un pranzo chiarificatore.
Lo annuncia nella sua pagina facebook dopo le polemiche innescate a seguito di un video che il trio dalle parrucche colorate aveva promosso sullo stallo in cui si trova l’orologio di piazza Garibaldi, video che aveva scatenato la reazione del gruppo politico “Giovani Rosolinesi” dai toni tutt’altro che distesi.
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E Spadola ci mette una pezza: “Io per mio carattere -dice il sindaco Giovanni Spadola-, sono contro ogni forma di censura e lo stesso posso dire dei ragazzi del Movimento politico che ho fondato. Te La Sogni, così come ogni libero cittadino, ha il diritto di criticare ed esprimersi come meglio crede”.
Se da una parte il sindaco parla di “malinteso”, dall’altra, però, se la prende con un non bene identificato “qualcuno” che sull’argomento “ci avrebbe ricamato su, con l’obiettivo di creare attriti tra ‘Tele Sogno’ ed il sindaco. Non sono queste le cose che mi fanno arrabbiare ma il comportamento dei soliti noti che in mancanza di argomenti attizzano il fuoco dove possono”.
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Nel video il trio di “Te La Sogni” entra in una tabaccheria in cerca di una ricarica per l’orologio di Piazza Garibaldi rimasto fermo dopo il restauro costato oltre 100.000 euro. In quel video è apparso un commento dei Giovani Rosolinesi (leggi qui) che ammoniva il gruppo di Te La Sogni definiti i “nuovi Zelig di Rosolini” invitati, in poche parole, a prendere in adozione l’orologio invece di criticare.
A seguito di quel commento e ad un nostro articolo che ha ripreso la curiosa vicenda, sono arrivati attestati di solidarietà a “Te La Sogni” da Fratelli d’Italia, il Pd, Rosolini la Nostra Terra, Mente e Cuore, Spazio Nuovo, Insieme per Servire e coordinamento 2050 Rosolini, tutti pronti a difendere la libertà di espressione e di pensiero.
Adesso il sindaco si dice contro “ogni tipo di censura” ma gira la questione da Te La Sogni ai “soliti noti”. Chiunque essi siano.
Così come forse non sapremo mai chi, utilizzando il simbolo del gruppo “Giovani Rosolinesi”, si sia risentito per un video che andava semplicemente preso con i giusti modi e con una risata.
