Spadola: “Chiudere le scuole. La città non può permettersi un nuovo lockdown”
“Neppure il tempo di tornare in fascia arancione ed i contagi risalgono. La situazione a Rosolini rischia di diventare drammatica. Sono 164 i positivi al covid ed oggi sono due in più i contagiati. Bisogna correre ai ripari per contenere l’avanzare dalla pandemia”.
A chiedere la chiusura delle scuole al Commissario straordinario del Comune di Rosolini, Giovanni Cocco, e di bloccare l’attività didattica in presenza già da lunedì, è il leader di ‘Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola, che teme che si possa tornare nuovamente in zona rossa.
“Bisogna capire che un nuovo lockdown a Rosolini significherebbe la totale fine dell’economia, con una città già a pezzi che non riuscirebbe più a risollevarsi. Muratori, falegnami, elettricisti, parrucchieri, estetiste, artigiani, commercianti di abbigliamento e calzature e l’intera filiera commerciale non saprebbe più come fare, anche perché i ristori dello Stato non arrivano o se arrivano sono insufficienti rispetto alle perdite che ciascuna delle categorie va incontro. Di fronte alla catastrofe bisogna cercare di difendersi dal continuo attacco del virus che non molla la presa, con l’immediata chiusura delle scuole. E’ già dimostrato che la variante del covid non conosce età. Restano contagiati i bambini che poi trasmettono il covid ai genitori e poi ai nonni fino ad arrivare ai parenti più anziani. Nel frattempo – conclude Spadola – rispettiamo le regole contro il contagio. Niente mangiate, né scampagnate, uso della mascherina e continuo lavaggio delle mani. Siamo arrivati ad un bivio e solo rispettando le regole e con le vaccinazioni possiamo tornare ad una vita quasi normale”.