Sottopasso Tagliati, il Pd: “Ci sono responsabilità politiche dei deputati regionali del governo Musumeci”

Sottopasso Tagliati, il Pd: “Ci sono responsabilità politiche dei deputati regionali del governo Musumeci”

È una lunga nota stampa da parte del Pd di Rosolini che si esprime sulla situazione distrasosa che si crea puntualmente, ad ogni evento alluvionale anche poco inteso, nel sottopasso di Contrada Tagliati. “Ci sono delle responsabilità politiche – scrive il Segretario Basile- da ricercare in capo a chi cerca di fare il canto e il controcanto nel dibattito politico; mi riferisco alle deputate e ai deputati regionali che nei territori fanno la parte del leone (come se fossero all’opposizione) mentre a Palermo sostengono la maggioranza Musumeci”. E poi nella stessa nota stampa uno “sguardo” al Recovery Fund, “un treno che va preso, e di corsa” – continua Basile. Il testo integrale:

In merito ai fenomeni alluvionali, non possiamo rassegnarci agli eventi, non ci possiamo abituare all’inerzia di chi non si preoccupa minimamente delle numerose segnalazioni fatte da cittadini e dall’amministrazione comunale alla protezione civile regionale.

Ed in particolare nel sottopasso di Contrada Tagliati, segnalato più volte nelle testate giornalistiche locali, la responsabilità è da ricercare in capo a chi ha realizzato l’autostrada (impropriamente detta) tagliando fuori un pezzo della comunità rosolinese.

Oltre alle responsabilità strutturali, qualora appurate, ci sono delle responsabilità politiche da ricercare in capo a chi cerca di fare il canto e il controcanto nel dibattito politico; mi riferisco alle deputate e ai deputati regionali che nei territori fanno la parte del leone (come se fossero all’opposizione) mentre a Palermo sostengono la maggioranza Musumeci.

Un sostegno a un governo regionale che si sostanzia nella totale inefficacia per il territorio visto che i fondi, come descritto qualche giorno fa dal quotidiano “La Sicilia” (https://www.lasicilia.it/news/economia/374064/recovery-fund-sicilia-ecco-la-lista-dei-desideri-della-regione.html) saranno destinati a vari progetti delle province regionali, eccetto una, Siracusa.

Non penso alla mala fede, piuttosto alla mancanza di spessore politico che si sostanzia nella percezione che la politica sia ininfluente perché non si occupa dei problemi reali ma solo di occupare posti di potere garantiti da una sistema feudale fatto di vassalli che caricano il consenso in campagna elettorale senza chiedere mai il conto per il proprio territorio, per la propria città.

A questo punto, cosa c’entra la cura del territorio e, quindi, la mitigazione del dissesto idrogeologico e il ponte di Contrada Tagliati col piano di investimenti europeo? Tutto. Perché questo “treno” va preso e di corsa ma senza farci ingannare dai (partiti) sabotatori che fanno due facce e che in Europa sono alleati con gli Stati che osteggiano questo piano di investimenti come l’Ungheria di Orban e la Polonia, sostengono Musumeci che non riconosce la Provincia di Siracusa nella Regione da lui governata e che, al contempo, faranno le passerelle al primo disastro, promettendo l’impossibile dopo essersi appiattiti e aver accettato ogni decisione che, qui, ha il sapore di una condanna.

Il segretario Tonino Basile

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