Siracusa – Una petizione per chiedere le dimissioni dei vertici Asp dopo il servizio di Report di ieri sera
Nel servizio di denuncia, mandato in onda ieri sera su Rai 3 dal programma d’inchiesta “Report”, tanti sono stati gli argomenti al vaglio della trasmissione, tra cui la carenza di reagenti e il laboratorio dell’Ospedale non ancora attivo, ma soprattutto si è cercato di far luce sul caso dell’Architetto rosolinese Calogero Rizzuto, deceduto per Coronavirus qualche settimana fa, ricostruendo tutta la vicenda con l’intervista al figlio Audenzio e la denuncia avanzata dall’Onorevole Emanuele di Pasquale. Una storia poco chiara, per cui il programma ha ritenuto sciogliere ogni dubbio chiedendo lumi e concrete risposte al direttore generale dell’Asp di Siracusa, il Dott. Salvatore Lucio Ficarra.
A Siracusa come viene gestita l’emergenza? O più in generale, quali sono le misure di contenimento e prevenzione prese dalle istituzioni? E come funziona il sistema dei laboratori accreditati per analizzare i tamponi?
A tal punto che stamattina tutta la città di Siracusa non ce l’ha fatta a stare inerme di fronte a tali ingiustizie non giustificate, e ha lanciato sul web una petizione che nel giro di poche ore ha raggiunto numeri record per chiedere le dimissioni del vertici dell’Azienda sanitaria provinciale. Il link della petizione:
“Chiediamo che vengano rimossi immediatamente il direttore generale e il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Siracusa“.
Così la città di Siracusa ha risposto al servizio di Report.
“Abbiamo riscontrato guardando la puntata di lunedì 6 aprile del programma Report che a Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia – si legge sulla petizione pubblicata su Change.org -. A Siracusa quanto visto su Report non tranquillizza i cittadini siracusani e da un’immagine del sistema sanitario siracusano al quanto deficitario.
Avevamo un mese di vantaggio sui contagi e non è servito per porre in essere le migliori soluzioni che avrebbero consentito di limitarli almeno nel nostro territorio. Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno“.