Sfiducia al Presidente, due gruppi di maggioranza: “Non ci pieghiamo al volere della consigliera Collemi”
“Apprendiamo oggi che la consigliera Collemi ha firmato la mozione di sfiducia del Presidente del Consiglio; sulla sua posizione politica non vogliamo entrare nel merito, una cosa però ci lascia perplessi, come mai la consigliera Collemi non ha firmato fin da subito la mozione ma ha aspettato quasi un mese per apporre la sua firma?”
Annunciano così, i movimenti Giovani Rosolinesi e Rosolini al Centro, di aver appreso oggi che la consigliera di maggioranza, Rosina Collemi (unica rimasta nel gruppo “Insieme per Rosolini”, dopo il passaggio di tutti gli altri nel gruppo “Rosolini al Centro”) ha firmato la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale Corrado Sortino.
La firma di Collemi consentirà adesso la discussione in aula della mozione che prima invece, con le sole sei firme dei consiglieri di opposizione, non poteva arrivare in aula.
“Ci chiediamo – continuano i consiglieri di maggioranza – non è che ciò che le interessa più di tutto non è il bene della città, ma una poltrona?”
E passano poi all’attacco diretto alla consigliera comunale che siede ancora tra i loro scranni, dichiarando di averla “osservata in silenzio e quello che abbiamo constatato è stata la totale assenza nei consigli comunali, dal suo insediamento ad ora”.
“Come mai la suddetta Consigliera è così interessata ad una mozione di sfiducia di un Presidente del Consiglio Comunale dove è stata perennemente assente, se non qualche rara volta, dove, dopo essere iniziati i lavori si è prontamente allontanata dall’aula?”
“Non ci riteniamo – concludono – menti non pensanti e non in grado di assumere scelte personali per il bene della nostra comunità, anzi, proprio per questo, abbiamo dato pieno supporto a tutta l’amministrazione attiva e al Presidente del Consiglio. Riteniamo, però, che piegarci al volere di una singola consigliera sia del tutto sbagliato e contradittorio su ciò che viene dichiarato rispetto a ciò che viene invece richiesto tra i banchi della maggioranza. Il “modus operandi” della nostra coalizione è caratterizzato dalla collegialità che, nel rispetto dei ruoli, rispetta le decisioni adottate”