Sequestrati 300 prodotti alimentari in un negozio di Rosolini
- In occasione delle festività del 25 Aprile e del 01 Maggio, così come stabilito in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal Signor Prefetto Dott. Giuseppe Castaldo, sono stati intensificati i servizi di prossimità posti in essere del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa e finalizzati alla prevenzione dei reati, con particolare riguardo ai reati contro il patrimonio, al rispetto delle norme in materia di codice della strada nonché al fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti ed alcoliche tra i più giovani. La tipologia dei servizi effettuati, che rientra in una strategia di ancor più imponente azione preventiva messa in atto dal Comando Provinciale e che verrà riproposta con ancora maggiore frequenza su tutto il territorio della Provincia secondo le linee guida impartite dal Comandante Provinciale Colonnello Luigi Grasso, esprime la volontà dell’Arma di offrire ancor maggiore sicurezza alla cittadinanza non solo nel delicato periodo delle festività, ma anche nei giorni successivi in cui riprenderanno le scuole e le attività lavorative.
Nella giornate in questione sono state incrementate le pattuglie impiegate sul territorio. Inoltre, grazie al supporto dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa, sono state effettuate anche mirate verifiche presso alcuni esercizi commerciali dediti alla vendita al dettaglio di generi alimentari al fine di verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie di settore e la regolarità delle previste autorizzazioni amministrative. Controlli che hanno portato ad elevate sanzioni amministrative per un importo di oltre 14.000 euro per violazioni in materia igienico – sanitaria.
In particolare in un negozio di Rosolini per la vendita al dettaglio di generi alimentari sono state accertate violazioni di varia natura, tra cui la mancanza delle indicazioni in lingua italiana dei prodotti alimentari posti in vendita, l’assenza dell’attestato di formazione alimentarista per il personale impiegato, l’impossibilità di accertare la provenienza di numerosi prodotti in quanto confezionati in contenitori privi di idonea etichettatura. Nel corso del servizio sono state sottoposte a sequestro circa 300 confezioni di prodotti alimentari di varia natura di cui non è stato possibile individuare né l’esatta natura né la provenienza.