Rubò un portafoglio nell’ufficio postale di Pachino, rosolinese condannato a 8 mesi di reclusione
Nel mese di Giugno del 2015, un impiegato dell’ufficio postale di Pachino, ufficio di via Pascoli, il rosolinese E.R. classe 1970, veniva denunciato per il reato di furto aggravato dall’avere agito in violazione dei doveri inerenti un pubblico servizio.
Il fatto si era verificato la mattina del giorno 11 Giugno quando una anziana signora pachinese, all’esito di operazioni di pagamento, lasciava inavvertitamente sul bancone dell’ufficio postale il proprio portafogli, contenente carte bancomat, documenti e la somma di euro 450,00; solo il giorno dopo la signora si accorgeva di non avere con se il portafogli e facendo mente locale, si recava all’ufficio postale per accertarsi se ivi lo avesse dimenticato.
Giunta sul posto notava un certo disinteresse da parte degli impiegati presenti e pertanto si rivolgeva al Commissariato di P.s. di Pachino che celermente acquisivano le immagini dell’impianto di videosorveglianza, non senza difficoltà poichè proprio il lasso orario indicato dalla signora, non veniva consegnato, determinando così un secondo accesso da parte degli agenti di polizia cui finalmente veniva consegnato il video che ritraeva nitidamente l’impiegato che si appropriava del portafogli lasciato sul bancone, ne controllava il contenuto, salvo poi allontanarsi subito dopo.
Durante il dibattimento il Commissario Arena ha ricostruito quanto emerso dai filmati in sequestro e cioè che l’impiegato rosolinese accortosi del portafogli, lo apre e conta le banconote all’interno per ben due volte, per poi allontanarsi con il portafogli in mano.
Ieri pomeriggio si è concluso il primo grado di giudizio, il Tribunale di Siracusa, nella persona del Giudice Francesco Scollo ha emesso una sentenza di condanna, riconoscendo l’impiegato E.R. colpevole del reato di furto, condannandolo alla pena di mesi otto di reclusione, oltre il risarcimento dei danni alla persona offesa costituitasi parte civile e difesa dall’Avv. Giuseppe Gurrieri oltre al pagamento delle spese di lite.
Il giudice ha altresì ordinato la trasmissione degli atti alla locale Procura della repubblica per accertamenti sulle eventuali responsabilità di altri due soggetti, per verificare se vi siano ipotesi di favoreggiamento a loro carico.
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