Rosolini al Centro: “Il Pd getta solo fango, non sa cosa vuol dire servire la comunità”

Rosolini al Centro: “Il Pd getta solo fango, non sa cosa vuol dire servire la comunità”

La polemica innescata questa mattina da una nota del Pd di Rosolini che ha voluto sottolineare un modus operandi “al limite del ridicolo” in riferimento alle transenne poste giovedì in via tutta la via Manzoni, tranne davanti al bar della moglie del sindaco (in via Manzoni domani si svolgerà la cavalcata votiva), ha spinto il Movimento “Rosolini al Centro”, di cui fanno parte i consiglieri comunali Paola Micieli, Giuseppe Gambuzza, Luigi Di Stefano (che  anche assessora) e Daniele Basile, a diramare una nota per attaccare un Pd che “offende non solo il sindaco ma anche i cittadini”.

“Leggere certe dichiarazioni -si legge nella nota di Rosolini Al Centro-, fa pensare più a un bollettino di pettegolezzi da quartiere che a una seria presa di posizione politica. È desolante constatare come, invece di contribuire al buon funzionamento della macchina amministrativa, si scelga sistematicamente di colpire il motore, nella speranza che si spenga. Ma un’amministrazione non è un giocattolo: è una macchina complessa che richiede collaborazione, rispetto istituzionale e, soprattutto, senso di responsabilità.

È curioso poi come ci si richiami a Machiavelli, cercando di vestirsi di intellettualismo mentre si scade nell’offesa gratuita. Machiavelli scriveva: “Gli uomini giudicano più con gli occhi che con le mani, perché vedere è da tutti, toccare da pochi”.

“Oggi non si offende solo il sindaco, ma l’intelligenza dei cittadini -conclude la nota-. Chi ha davvero a cuore il bene di Rosolini, dovrebbe lavorare fianco a fianco per migliorare servizi, rilanciare eventi e sostenere le attività produttive. Una città non si amministra con le insinuazioni, ma con il senso civico. E chi vuole solo gettare fango, dimostra di essere ben lontano dal comprendere cosa significhi servire la comunità”.

La nota di questa mattina del Partito Democratico di Rosolini puntava a sottolineare lo “stile dell’agire amministrativo che rivela l’idea del principe descritto da Machiavelli. Un atteggiamento diventato ormai uno stile dell’agire amministrativo di questo Sindaco che oltrepassa il limite del ridicolo”.

Per il Pd, infatti, il sindaco avrebbe prima agito “per deviare i percorsi di gare ciclistiche” e oggi avrebbe evitato di posizionare da subito le transenne davanti al bar della moglie (transenne che sono state posizionate solo stamattina). In tutto il resto del tracciato, invece, le transenne sono state posizionate giovedì anche davanti alla farmacia comunale e all’uscita della scuola del plesso De Cillis.

“Ricordiamo al Sindaco, qualora la sua memoria e le sue capacità intellettive lo consentano -dice in replica il Pd di Rosolini-, che il Partito Democratico vanta una solida tradizione amministrativa. Durante le amministrazioni di centro-sinistra, abbiamo saputo tessere una rete di collaborazione proficua con i comuni limitrofi, superando le divisioni politiche e restituendo lustro al centro storico e all’intera città. Abbiamo ereditato una situazione critica, al limite dell’emergenza sanitaria e l’immondizia che deturpava le strade, ricordiamo i cumuli, eppure abbiamo saputo riportare il decoro urbano a livelli di eccellenza, non solo in occasione di eventi speciali. La sua amministrazione, invece, sembra crogiolarsi sui risultati ottenuti da altri, spacciando l’ordinaria amministrazione per eventi straordinari. Persino la pulizia delle strade viene presentata come un’impresa eccezionale.
È necessario che lei trovi la misura nelle sue dichiarazioni, poiché le sue parole spesso si trasformano in ammissioni di verità, la nostra verità, infatti, noi abbiamo denunciato che le transenne non erano presenti davanti al bar fino a stamattina, mentre dalle altre parti da giovedì, questo è un punto di verità.
Purtroppo, siamo abituati a questo tipo di comportamento da parte sua. Troppo spesso, le sue azioni sono dettate da interessi personali e familiari.
Le chiediamo, pertanto, di dedicarsi con maggiore impegno al bene della comunità, abbandonando la retorica autocelebrativa e ricordando che lei amministra una città e non organizza eventi o scampagnate”.

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