Roccasalvo: “Sui tributi io dico bugie? Forse in consiglio il sindaco aveva le orecchie turate”
Ieri sera, durante il comizio di ringraziamento del neo deputato regionale Riccardo Gennuso, il sindaco Giovanni Spadola si è scagliato contro le “bugie” dette dal consigliere Corrado Roccasalvo, ed oggi il consigliere di opposizione ha inteso rispondere con un comunicato girato alla stampa. Spadola, infatti, ha detto che “Roccasalvo non può dire bugie alla città. Ha detto che sto mandando cartelle per 10.000.000 di euro da pagare. Non è vero. È falso. Se oggi ci troviamo con una città in ginocchio è perchè loro prima l’hanno fatto e poi votato il dissesto finanziario. Oggi sono arrabbiato perchè quando il Comune è in dissesto ci sono delle leggi da rispettare. Io sto mandando solo l’avviso di accertamento del 2019. Il 2016, 2017 e 2018 lo sta mandando l’organismo di liquidazione a causa del dissesto finanziario”.
Di seguito la nota di Roccasalvo in risposta alle dichiarazioni di ieri: “Ieri sera il sindaco Giovanni Spadola ha scelto il palco della piazza Garibaldi per rispondere all’opposizione in merito alle questioni sollevate durante l’ultimo Consiglio Comunale -dice Roccasalvo-, urlando l’esatto contrario di quanto è emerso in Consiglio. Forse aveva le orecchie turate quando il responsabile dell’Ufficio Tributi ha detto chiaramente, su mia insistenza, che sono 10 milioni di euro le somme da riscuotere negli anni 2016-2019? Perciò a che titolo sul palco con le vene al collo dice che io avrei detto bugie? Sul palco avrebbe dovuto avvisare invece i nostri concittadini che queste somme saranno notificate entro questo mese di dicembre e che devono tenersi pronti”.
“Non vi sono dubbi che le tasse devono essere pagate -aggiunge Roccasalvo-, ma ti contesto che da buon padre di famiglia avresti dovuto organizzare la riscossione senza lasciarti prendere dal panico nonostante le pressioni dell’organismo di liquidazione. Prima i cittadini. E poi è troppo facile fare monologhi e ricevere applausi dai fedelissimi sostenitori schierati ai piedi del palco. Sarebbe propizio che tu prendessi la parola spontaneamente dimostrando di saper reggere il confronto in Consiglio Comunale, invece di esprimerti fuori dalla sede istituzionali con discorsi che hanno il sapore del preparato, del precotto”.
“Notiamo poi che hai l’ansia di far passare come perfetto tutto quello che fai. Guai a chi profferisce il contrario! In città si sta creando un atteggiamento di paura. E mi consta anche personalmente, perché ho ricevuto messaggi da parte di tuoi parenti che mi invitano a tacere. Eppure proprio in ragione delle attuali condizioni qualitative del Consiglio Comunale, bisognerebbe porsi in atteggiamento di ascolto e di apertura se qualcuno interviene”.
E poi conclude: “Ora che si sono concluse le elezioni regionali possiamo intensificare l’impegno in Consiglio Comunale. Come è noto io ho perso! Si sa nella vita come in politica si può vincere come si può perdere. Quel che conta è però il come si vince e il come si perde. Ci vediamo in Consiglio Comunale il 19 ottobre, pronti come sempre e con tanta energia”.