Rischio incendi, si riapre ai “proprietari dei fondi” la strada dell’Eremo per il solo periodo estivo

Rischio incendi, si riapre ai “proprietari dei fondi” la strada dell’Eremo per il solo periodo estivo

Chiusa al transito dall’ottobre 2018, a seguito dell’alluvione della notte tra il 14 e il 15 ottobre,  la strada di accesso all’Eremo di Croce,  per via del suo stato compromesso, era stata dichiarata inagibile e assolutamente interdetta al traffico con una chiara ordinanza del Sindaco Incatasciato. Nella sua regolare riapertura si sarebbe sperato a seguito del completamento dei lavori “urgenti” di mitigazione del rischio idrogeologico che però, prima a causa dell’alluvione dell’ottobre 2019 e poi a causa della pandemia Covid, non sono andati avanti  secondo il cronoprogramma previsto, causando il protrarsi della chiusura al transito della viabilità ben oltre i termini preventivati.

Questi tempi più lunghi del previsto si uniscono all’arrivo della calda stagione per cui- come si legge nell’ordinanza – “risulta  necessario ed urgente predisporre adeguate misure di prevenzione volte ad evitare l’insorgenza di incendi della vegetazione e sulla base dell’esperienza degli incendi verificatesi nel territorio di questo Comune, tale azione di contrasto non può prescindere dalla cura e pulizia dei fondi agricoli, specie di quelli insistenti in prossimità di cave naturali”. 

È per questi motivi che con ordinanza del sindaco Incatasciato (la n.31 del 27/05/2020) è stato consentito, solo per il periodo estivo, il transito sulla Strada Comunale “Croce Santa” esclusivamente ai proprietari dei fondi e sarà finalizzato alla sola realizzazione di lavorazione agricola atta a prevenire l’insorgenza e il propagarsi di incendi. Una richiesta avanzata già da molto tempo dai proprietari ma che fino ad oggi non era stata mai assolta.

Restano ancora “sotto accusa” invece i lavori effettuati e poi sospesi da parte del Genio Civile di Siracusa nell’alveo di cava di Croce Santa.  A puntare i riflettori su quell’intervento è stata solo qualche settimana fa  l’Associazione Macrostigma International, di cui è presidente Pietro Armenia che aveva inviato una lettera di denuncia al Prefetto di Siracusa, al Dipartimento Protezione Civile Regionale, alla Soprintendenza ai beni ambientali, paesaggisti e archeologici di Siracusa, al sindaco del Comune di Rosolini e al Genio Civile di Siracusa. Interventi che, secondo Armenia, hanno provocato “ingenti danni alle proprietà dei privati oltre che devastazioni nell’intera area di cava Croce Santa con la creazione di enormi voragini, distruzione della strada di accesso ai fondi privati sottostanti e estirpato alberi trentennali di noci, ulivi e gelsi“.

 

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