Rinnovata la convenzione tra Prefettura, Comune e centro di accoglienza “Alessandro Frasca”
Si è svolta ieri pomeriggio a Palazzo di Città la cerimonia di sottoscrizione del rinnovo del protocollo d’intesa tra la Prefettura di Siracusa, il Comune di Rosolini e il Centro di accoglienza “Alessandro Frasca” per attività di volontariato e integrazione dei richiedenti asilo. A sottoscrive il protocollo il Sindaco Calvo per il Comune di Rosolini, il Vice Prefetto Vicario il dott. Filippo Romano per la Prefettura e Giovanni Arena Delegato del Centro di Accoglienza.
Il protocollo prevede lo svolgimento di attività di carattere civile e dei servizi alla collettività che non richiedono specializzazione e comunque secondo le capacità, attitudini, professionalità e intenzioni del migrante previa sottoscrizione di un apposito patto di volontariato dello stesso.
“Ringrazio ancora una volta il Comune di Rosolini – ha affermato il Vice Prefetto Vicario dott. Romano – per la disponibilità e la sensibilità mostrata nel rinnovare la convenzione per l’utilizzo in attività di volontariato dei cittadini extracomunitari accolti nel centro “A. Frasca SaS”. Questo protocollo, che favorisce la realizzazione di percorsi educativi a favore dei migranti stranieri richiedenti asilo anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività locale, ci inorgoglisce sempre più perché è stato il primo a livello nazionale e oggi ha fatto scuola per altre realtà, non solo della Provincia ma di tutta Italia.
Soddisfatto il Sindaco Corrado Calvo. “Ringrazio la Prefettura, il Centro di Accoglienza per aver sviluppato questo progetto di integrazione dei migranti ospiti in città, che già, in virtù della prima convenzione sottoscritta, si sono resi molto utili aiutando il Comune in piccole opere di manutenzione del patrimonio pubblico. Riteniamo importante che i richiedenti asilo partecipino ad attività utili per la comunità, perché è un modo efficace per rafforzare il loro processo di inserimento nella realtà che li accoglie. Non vogliamo infatti che queste persone , composte nella stragrande maggioranza da individui che fuggono dalla guerra e dall’oppressione per cercare di costruirsi un futuro dignitoso e migliore, vivano isolate come nei ghetti, ma che imparino a conoscere il nostro territorio , rendendosi utili in un clima di accoglienza. Con il rinnovo di questa convenzione Rosolini si conferma sempre “Città dell’accoglienza”.