Regolamento trasporto scolastico, il consigliere Gerratana alla maggioranza: “Ritirate il punto all’ordine del giorno”
“Invito il Presidente del Consiglio Comunale e la maggioranza a ritirare, stasera, questo punto all’Ordine del Giorno”.
Così esordisce il consigliere comunale Piergiorgio Gerratana riguardo la compartecipazione dell’utente al servizio di trasporto scolastico urbano e extraurbano che dovrà essere discusso stasera in Consiglio Comunale.
In parole povere, la delibera che sarà proposta al Consiglio Comunale intende regolamentare le tariffe relative al traporto scolastico nel territorio di Rosolini inserendo una partecipazione al costo del servizio da parte delle famiglie. Secondo la proposta di delibera infatti il costo del servizio non dovrà più essere coperto al 100% dal Comune di Rosolini ma, a seconda del reddito, l’utente dovrà partecipare al costo.
Per il consigliere Piergiorgio Gerratana è “una proposta senza senso, senza numeri, senza testa, dettata dalla paura di non avere risorse per mantenere il servizio”. E aggiunge: “Senza una proiezione sui costi e sugli introiti e sulle conseguenze economiche per le famiglie come si fa ad approvare un regolamento?”.
Partendo infatti dal fatto che “questo tipo di regolamento, che minaccia il diritto all’istruzione e non garantisce a tutti gli studenti di frequentare, non dovrebbe nemmeno essere trattato” dice Gerratana, resta anche il fatto che “manca assolutamente un conto economico che possa dimostrare qual è la proiezione di un eventuale risparmio per l’ente o di un eccessivo aggravio dei costi per le famiglie”.
Nella proposta di regolamento infatti mancano i numeri nonostante “il parere favorevole in ordine alla regolarità contabile”.
Il servizio, come propone il regolamento, sarà:
• Gratuito per le famiglie con ISEE inferiore ad € 10.632,94 e/o per studenti con disabilità di cui alla Legge a. 104/1992, articolo 3. comma 3
• Con il 36% del costo per le famiglie con ISEE compreso tra € 10.632,95 ed € 15.000,00
• Con il 60% del costo dell’abbonamento per le famiglie con ISEE compreso tra € 15000,01 ed € 20.000,00;
• A totale carico dell’utente con un ISEE oltre € 20.000.
“Ma non è chiarito – conclude Gerratana – quante siano le famiglie con Isee inferiore a 10.000, quante quelle che dovranno pagare il 36% o il 60% o quante il totale dell’abbonamento. Mancano i numeri, manca la proiezione economica, come si fa ad approvare un regolamento presentato in questo modo? Ecco perché invito la maggioranza a ritirare questo punto e a integrare la proposta con numeri e proiezioni”.