Presunte irregolarità nella nomina del nucleo di valutazione, indagati sindaco e componenti
Il sindaco di Rosolini Pippo Incatasciato dovrà difendersi dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso per presunte irregolarità nella nomina del nucleo di valutazione del 3 novembre 2018. Secondo il Pubblico Ministero della Procura di Siracusa, Vincenzo Nitti, che sta seguendo le indagini a seguito di un esposto presentato da Irene Scala “parte offesa” nella vicenda, il sindaco Pippo Incatasciato avrebbe scelto esponenti che si erano spesi per lui nella campagna elettorale, esponenti che, secondo le contestazioni, non sarebbero in possesso dei titoli per partecipare al bando tra cui la mancata iscrizione all’elenco nazionale Organismi Indipendenti di Valutazione.
Assieme al sindaco, al quale viene contestato l’articolo 110 del codice penale, notificata la conclusione delle indagini anche per Simone Migliore, Gianluigi Pitrolo, Viviana Basilico e Gianni Cassarino: diverse tra loro le accuse che vanno dalla vicinanza al sindaco nella campagna elettorale, alle “false dichiarazioni” in riferimento all’articolo 76 della legge 445-2000.
A nulla è valsa la rinuncia immediata di Viviana Basilico avvenuta il 16 novembre, che non si è mai insediata come componente del nucleo di valutazione. Nel caso specifico a Viviana Basilico viene contestata la vicinanza del padre al sindaco Pippo Incatasciato. Anche Gianluigi Pitrolo ha rassegnato le dimissioni dopo pochi giorni, il 19 novembre. A loro posto subentrarono Gianni Cassarino e Marco Cannarella, quest’ultimo unico “trovato in regola” e non colpito da nessun provvedimento.
Tutti i coinvolti nella vicenda stanno presentando memorie difensive tramite i propri avvocati, sicuri di non aver violato nessuna norma e aver rispettato le direttive imposte dal Ministero. In particolare la difesa punta a dimostrare che l’iscrizione all’albo nazionale è una condizione “non necessaria” nel caso in cui si parla di amministrazione locale.