Presentato ieri sera “Toledot”, il libro di Luigi Rigazzi e Solange Lasnaud
Ieri sera in Sala Cartia, presso il palazzo di città a Rosolini, è stato presentato Toledot, Generazioni, alla presenza di un folto pubblico e degli autori, Solange Lasnaud e Luigi Rigazzi.
Si tratta di un libro singolare, a due voci, quella della figlia e quella della madre, che raccontano la stessa storia e ci conducono negli stessi luoghi, ma con uno sguardo diverso, a volte perfino divergente. Quello che raccontano è il mondo ebraico del secolo scorso in terra di Polonia e di Francia, con le due guerre che fanno da sfondo.
C’è anche la nostra Italia con Milano e i suoi commerci.
Soprattutto si tratta della storia di una bambina ebrea vissuta al tempo dell’Olocausto, la cui vita è profondamente sconvolta dagli eventi riguardanti l’occupazione nazista. Attraverso le sue vicende riviviamo la storia di tanti altri bambini meno fortunati di lei che nell’inferno della persecuzione nazifascista trovarono patimenti atroci e la morte. “Questo libro – ha dichiarato nella presentazione il prof. Corrado Calvo, presidente di “Cultura e Dintorni” – è importante e necessario in un’epoca in cui i sopravvissuti a quell’orribile tragedia sono quasi tutti scomparsi. Fra dieci anni dei circa 5.000 superstiti di oggi solo un quarto sarà ancora in vita. Quindi si comprende quale importanza riveste questa testimonianza.”
Dopo le chiare ed opportune coordinate spazio-temporali e storico-filosofiche dell’opera fornite dal prof. Calvo, è stata la volta del prof. Giuseppe Blandino che con competenza si è soffermato sulla struttura letteraria e sull’efficacia dei registri di “Toledot” nelle sue due parti. Gli interventi sono stati coordinati dal prof. Biagio Iacono.
L’incontro segna la ripresa delle attività di “Cultura e Dintorni”, significativo volano della cultura del territorio e i soci hanno voluto iniziare con la storia del Novecento.
La Storia è la bussola che ci guida verso un futuro che i giovani devono affrontare con le competenze necessarie, fornite dalla conoscenza di ciò che è accaduto attraverso il dialogo costante tra passato, presente e futuro.
L’istruzione non è memorizzare che Hitler ha ucciso 6 milioni di ebrei. L’istruzione è capire come è stato possibile che milioni di persone comuni fossero convinti che fosse necessario farlo. L’istruzione è anche imparare a riconoscere i segni della storia, se minaccia di ripetersi. I due Autori hanno poi risposto alle numerose domande poste da un pubblico interessato e attento. A conclusione il prof. Calvo ha ringraziato gli intervenuti e ha dato appuntamento ai prossimi incontri secondo il programma che l’Associazione sta mettendo in programma.