Presentato all’Arcadia Comics il libro di Giuseppe Gallato “Incantesimi nelle vie della memoria”
Il successo di un’opera letteraria si conferma dai consensi del pubblico dei lettori e dall’entusiasmo di chi, una volta aperto il libro, decide di compiere un vero e proprio viaggio fatto di emozioni, sensazioni, di visioni mistiche e surreali, rendendo la sua esperienza unica e positivamente inquietante.
Un approccio esclusivo al mondo del “Fantasy” che i sostenitori, gli appassionati e i tanti che apprezzano la sua penna, conoscono bene.
Giuseppe Gallato, storico redattore e giornalista del Corriere Elorino, filosofo e docente, lo scorso giugno, come già vi avevamo anticipato, ha fatto il suo grande ingresso nel panorama dell’editoria Fantasy, e a soli pochi mesi dalla pubblicazione di “Incantesimi nelle vie della Memoria”, il libro riscuote un grandissima popolarità sia nel mondo dei lettori che in quello della critica.
Un esordio testimoniato durante la prima presentazione ufficiale del libro svoltasi lo scorso sabato 8 settembre presso la Libreria Ubik di Ragusa Ibla. La presentazione è stata inserita all’interno del programma dell’Arcadia Comics&Games, famosissimo e tradizionale evento ragusano a cui Giuseppe ha preso parte come ospite in tutti e tre giorni del Festival presso la sala Falcone Borsellino di Ragusa Ibla.
La forte emozione di Giuseppe Gallato e la volontà di esternare il senso profondo del suo lavoro per trasmetterlo al pubblico, è stata palpabile dalla cura e dall’attenzione messe in campo per la realizzazione dell’incontro. Una presentazione certosina in cui i presenti in sala non scollavano occhi e orecchie da Giuseppe e la sua assistente, la giovane Debora Aprile che, con sottofondo musicale, ha letto alcuni passi del libro.
Letture risultate molto evocative, e piaciute alla platea di ascoltatori che curiosi e coinvolti hanno confermato la buona riuscita dell’iniziativa, e dunque dell’opera di Giuseppe. Un’opera che nasce, come racconta lui stesso, dai propri studi universitari: “Erano anni in cui oltre a studiare filosofia – spiega il giornalista – mi ero avvicinato molto alle teorie sui sogni e a ciò che caratterizza l’uomo, ovvero la memoria. Da qui il desiderio di infondere alla mia scrittura, ai miei personaggi e alle mie trame significati legati al mondo onirico in tutte le sue molteplici accezioni”.
Una volontà sviluppata, attraverso il Fantasy e non attraverso qualche altro genere, perché, per il giovane scrittore, il Fantasy è libertà di espressione, libertà di esposizione, libertà di interpretazione. “Attraverso esso mi è possibile provare a decifrare l’enormità di questo sconfinato e sconosciuto regno che noi chiamiamo realtà”, aggiunge.
Il libro, ricordiamo, presenta dieci storie diverse tra loro, dieci differenti mondi, dieci “Incantesimi” che oscillano dal fantasy puro allo sci-fi, ricco di ambientazioni dark, in cui non manca una vena horror e una predilezione per temi inquietanti quali le incursioni dal mondo dell’aldilà e le lotte contro mostri emersi dallo stesso inconscio dei protagonisti. Un libro che, come già anticipato, espone ed esplica anche il fenomeno della “onironautica” e dei viaggi eterici.
Gli stessi viaggi che si leggono tra le righe del testo e che hanno stregato i presenti alla “prima” di “Incatensimi nelle vie della memoria”, i quali hanno potuto calcare l’onda del confine sottile che c’è tra il Reale e l’Irreale. Un limite espresso dalle trame intriganti, dai ritmi serrati e adrenalinici dell’azione dei racconti che ricorre ad espedienti di natura filosofica e psicologica che interrompono la regolare linea temporale per descrivere, poi, l’essenza di ciò che è e di ciò che ancora non è.
Al termine del pomeriggio, l’esamina del libro è risultata piacevolmente scorrevole e lineare. Il testo, edito Caravaggio Editore, una casa editrice molto seria che ha seguito pazientemente Giuseppe durante la realizzazione del volume, è stato gradito anche per la scelta della grafica, soprattutto della copertina per cui non è stato facile dare un’immagine che rispecchiasse appieno i molteplici significati insiti in “Incantesimi”. Un’originalità fuori dal comune, sostenuta dal pubblico fortemente coinvolto e stupito dall’inedita analisi di un testo per cui le manifestazioni d’interesse sono state numerose.
Nel complimentarci col collega, e nell’augurare a Giuseppe Gallato il successo già avuto e mille di questi traguardi, un’ultima accezione e percezione del suo talento e del volume pubblicato intendiamo fornirla. Rimbaud diceva: “Scrivevo dei silenzi, delle notti, annotavo l’inesprimibile. Fissavo delle vertigini”. Se i presupposti di “Incantesimi nelle vie memoria” sono questi, l’invito a Giuseppe sorge spontaneo: mettersi già a lavoro con altri progetti letterari per continuare a “confonderci, stordirci”, o più semplicemente, farci sognare.