Pestati da tre detenuti al carcere di Noto, sotto osservazione 4 agenti di polizia penitenziaria
Una vicenda assurda e che giustamente sta facendo clamore anche a livello nazionale quella del pestaggio di quattro agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Noto, malmenati violentemente da tre detenuti. Ad intervenire, con un video sui social, è stato anche il gruppo “Fratelli d’Italia” con un video del deputato Andrea Delmaestro Delle Vedove che chiede un cambio di rotta nella legge per dotare gli agenti di polizia penitenziaria di maggiori mezzi di difesa.
Dei quattro agenti di polizia penitenziaria due sono rosolinesi: Corrado Piccione e l’ispettore Luigi Santacroce, con quest’ultimo che si trova ricoverato sotto osservazione all’ospedale “Di Maria” di Avola per trauma cranico e fratture multiple alle costole.
Il pestaggio, come si apprende, è avvenuto lo scorso 26 giugno verso le 19,30. Tre detenuti chiedevano più “elasticità” nei protocolli del carcere ma al rifiuto di uno degli agenti di polizia penitenziaria, hanno deciso di “fargliela pagare”. Hanno attratto con una scusa l’agente che ha aperto la cella e subito dopo è iniziato il violento pestaggio. Ad intervenire sono stati i colleghi in quel momento in servizio tra cui l’ispettore rosolinese Santacroce, il più alto di grado e Corrado Piccione. Attimi di paura, pestaggi e minacce, con i detenuti che sarebbero anche entrati in possesso delle chiavi per aprire le celle degli altri detenuti. L’obiettivo era quello di fomentare una rivolta e provare addirittura l’evasione dal carcere. Rivolta che però è sfumata in quanto, una volta aperte le celle, nessuno degli altri detenuti ha accettato di dare manforte all’assurda rivolta.
È scattato l’allarme è suo posto sono giunti i Carabinieri e gli agenti di Polizia di Stato, nonché altri agenti della Polizia Penitenziaria. I tre detenuti, due catenesi e un netino, sono stati trasferiti in un carcere del nord con l’accusa di lesioni gravi e gravissime a pubblico ufficiale.
Ma le ferite riportate dagli agenti della polizia penitenziaria rimangono e hanno fatto il giro del web. La vicenda è stata ripresa dal gruppo di “Fratelli d’Italia” con un video del deputato Andrea Delmaestro Delle Vedove (quì il video) che si è scagliato violentemente contro l’attuale legge che non permette agli agenti di polizia penitenziaria di dotarsi di taser. Inoltre, gli agenti, hanno in dotazione caschi e scudi, ma in base ai protocolli necessitano di una preventiva autorizzazione per il loro utilizzo. E in caso di emergenza rimangono penalizzati e senza protezione.
Il pestaggio ai quattro agenti della polizia penitenziaria riaccende quindi le polemiche sulle condizioni in cui sono costretti a lavorare gli agenti di polizia penitenziaria. Inoltre la mancanza di personale rende difficile i controlli per evitare l’ingresso di sostanze stupefacenti nel carcere in quanto non si esclude che i tre detenuti, in quel momento, agissero sotto gli effetti di droghe. Tanta è stata la rabbia e la violenza disumana rivolta agli agenti.