Nuovo Dpcm: scuola in presenza, stop a sagre e fiere e “coprifuoco” a discrezione dei sindaci
Una sorta di “coprifuoco” deciso dai sindaci, in piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti, didattica a distanza solo in situazioni critiche e anche possibili turni pomeridiani per le classi. Il nuovo decreto presidenziale è innanzitutto anti-movida.
Stop a sagre e fiere, ad esclusione delle manifestazioni fieristiche di livello nazionale e internazionale. Sospesi convegni e congressi, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza.
Bar, ristoranti, pub, caffetterie e similari: le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 alle ore 24 con consumo al tavolo con un massimo di sei persone e fino alle 18 con assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 24 è concesso l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Obbligo di esporre all’esterno dei locali un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. Nessuna limitazione di orario per i servizi di ristorazione negli aeroporti, nelle autostrade, nelle mense degli ospedali.
Scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l’ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta, ma resta il “ni” del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla richiesta pressante delle Regioni di potenziare la didattica a distanza – affinché diventasse in questi mesi una regola per il quarto e quinto anno delle superiori – e di indicarla in una norma nel prossimo Dpcm.
Sport: Per lo sport, stop alle attività dilettantistiche, via libera agli sport individuali.Restano aperte le palestre che dovranno adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano, dal Comitato italiano paralimpico (CIP); per tali eventi e competizioni è consentita la presenza di pubblico, nella misura del 15% rispetto alla capienza totale e non oltre 1000 spettatori per manifestazioni all’aperto e 200 se al chiuso. alle attività dilettantistiche, via libera agli sport individuali.
Sale Giochi e Bingo: Le attività sono consentite dalle ore 8 alle ore 21 a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica dei propri territori.
Divieto di assembramenti e poteri dei sindaci: I sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare assembramenti, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Resta valido l’invito a ricorrere, ove possibile, all’incremento delle modalità di smart working, anche nella pubblica amministrazione.