Non si ferma allo “Stop”. Ennesimo incidente nell’incrocio Via Bellini/Cesare Battisti

Non si ferma allo “Stop”. Ennesimo incidente nell’incrocio Via Bellini/Cesare Battisti

E no, non è un déjà vu, ma l’ennesimo incidente in via Bellini angolo via Cesare Battisti.

Poco fa, una BMW guidata da un forestiero proveniente da Messina in visita da parenti rosolinesi, stava transitando con il navigatore attivo ad una velocità fortunatamente contenuta, quando non ha rispettato il segnale di “Stop” posto in via Bellini, andando ad impattare contro una Citroen C3 condotta da un rosolinese con a bordo la moglie, che stava percorrendo la via Cesare Battisti in direzione via Sipione.

Per fortuna lo scontro tra i due mezzi è stato lieve e non ha causato gravi danni alle auto e alle persone, ma solo tanta paura. Ad avere la peggio, la moglie del conducente della C3 che, dopo aver rimesso una volta fuori dall’auto, è stata prontamente assistita dai medici del “118” e trasportata in ambulanza all’Ospedale “Di Maria” di Avola. Le sue conduzioni non sono sembrate gravi anche se adesso verranno effettuati i dovuti accertamenti.

Quest’ultimo sarebbe il quarto scontro verificatosi nel giro di 3 mesi lungo l’incrocio incriminato di via Cesare Battisti e via Bellini. Al centro anche di incidenti gravi, sta diventando un rischio davvero alto per gli automobilisti della città, che invitiamo alla massima prudenza in quanto l’attenzione alla guida e il rispetto del codice della strada, non devono essere mai troppi.

 

D’altra parte, rinnoviamo l’invito ai nostri amministratori di effettuare una seria ed efficace azione di riqualificazione della segnaletica orizzontale negli incroci più pericolosi della città. Nel caso specifico, segnaliamo per la quarta volta via Cesare Battisti angolo via Bellini, in cui la segnaletica orizzontale è completamente scomparsa. Il guidatore del BMW non si era accorto del segnale di Stop, “sicuramente in un incrocio segnalato male – ha detto – soprattutto per chi non è della zona“.

Occorre intervenire prima che accada l’irreparabile.

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