“No all’autonomia differenziata”, lunedì alla fiera mercato la raccolta firme del M5S

“No all’autonomia differenziata”, lunedì alla fiera mercato la raccolta firme del M5S

“L’Italia deve essere unita, libera e giusta. Firma contro l’Autonomia differenziata” è lo slogan della campagna a cui ha aderito anche il Movimento 5 Stelle, in prima linea “per dire no allo spacca Italia”.

Scende in piazza il Movimento 5 Stelle. A darne notizia è il coordinatore del gruppo territoriale Corrado Fioretti.

“Ci troverete in piazza – afferma – per raccogliere le firme per il referendum abrogativo di una legge approvata da chi vuole spaccare l’Italia in modo irreversibile. Invitiamo tutte le organizzazioni politiche e le associazioni contrarie del territorio a mobilitarsi insieme a noi per fare fronte comune.
Per quanto concerne il nostro territorio della zona sud, saremo già presenti al banchetto che si terrà lunedì mattina a Rosolini presso il mercato quindicinale in via Aldo Moro a partire dalle ore 7.00 insieme alla CGIL”.


“Diciamo ‘no’ a questa legge spacca Italia voluta dai leghisti – continua –  che vogliono dividere il Paese in due formando tanti piccoli staterelli autonomi provocando danni incommensurabili alla sanità, all’istruzione, alla sicurezza, alla pubblica amministrazione e a tutti i progetti di interesse nazionale.

In particolare, diciamo ‘no’ all’attacco al Servizio Sanitario Nazionale e al diritto alla salute. L’autonomia differenziata si scaricherà su lavoratori e lavoratrici dei settori pubblici, restringerà il perimetro pubblico, aumenterà le diseguaglianze e ridurrà la cittadinanza”.

La campagna di raccolta firme verrà promossa lungo le spiagge, le vie montane, nelle piazze, nelle strade e nei parchi pubblici delle città.

“Già dai prossimi giorni – fa sapere il Movimento – in tutti i Comuni della Provincia di Siracusa il M5S sarà impegnato a dare battaglia contro la legge sull’autonomia differenziata. Una legge scellerata che aumenta il divario socio economico tra le regioni più ricche e quelle più povere, le regioni del Sud”.

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