“No al vandalismo, sì alla valorizzazione”. Parte l’hashtag #luoghidavivere
Ennesimo atto di inciviltà in città, ma c’è chi dice no e al vandalismo risponde con la valorizzazione. Questo quanto accaduto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 6 aprile, quando un piccolo corteo composto dagli alunni dei Servizi Commerciali dell’Istituto Archimede impegnati nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro con l’agenzia di promozione turistica East Sicily, si è recato al vico del Buon Consiglio a Rosolini.
Gli stagisti in formazione guidati dalla tutor Alessandra Brafa, ceo & founder dell’agenzia, hanno dapprima riflettuto sulle conseguenze del vandalismo, e poi proceduto allo studio della storia del vicolo traendo informazioni dal testo di Salvatore Spadaro “Rosolini 300, dieci travolgenti fatti di storia accaduti nel trecentenario 1712- 2012” e leggendo passi di “L’hai presenti l’aria?”, la storia di Luigi, Concetta e la Madonna del Buon Consiglio narrata dall’avv. Nino Savarino. I ragazzi hanno composto uno striscione per dire “NO al VANDALISMO”, con cui hanno inteso coprire l’incresciosa scritta “Ti amo” che campeggia sulla pavimentazione del sito nei pressi dell’antico borgo Feudale, deturpando un luogo di interesse che non ha ancora ottenuto la sua degna valorizzazione.
“L’autore della scritta avrà voluto sorprendere la sua dolce metà -hanno commentato gli studenti– ma un gesto che rende felice una sola persona non può andare a discapito di un’intera cittadinanza. Bisogna proteggere la città ma per farlo dobbiamo prima riconoscerne il valore. Non dobbiamo essere ciechi, menefreghisti e indifferenti di fronte al nostro patrimonio che rischia di essere perduto per sempre. Magari – concludono i giovani- chi ha agito non si è nemmeno reso conto del valore storico del vicolo… per questo abbiamo pensato che anziché condannarlo è giusto che rifletta, anche in silenzio, su quanto commesso e si informi sull’importanza di questo angolo, così come abbiamo fatto oggi noi. Da quando abbiamo iniziato a girare per Rosolini con gli occhi del turista, grazie all’opportunità dataci dalla scuola e alla disponibilità dell’azienda ospitante, ci rendiamo conto di quanto vada ancora fatto per rendere il paese davvero accogliente e ospitale!”. Infine, i giovani hanno legato alla pianta sottostante la Madonnina un nastrino con l’hastag #luoghidavivere e i loro nomi: una dedica al passo coi tempi, un augurio 2.0, un auspicio che il loro gesto diventi virale e che il messaggio d’amore passi e si diffonda anche sul web perché l’amore è una cosa seria, non una bravata, e non si esprime imbrattando muri.
“Il nostro è un appello alla politica in primis perché non si può più temporeggiare, è venuto il tempo di adottare misure atte a tutelare il patrimonio, ma anche alla cittadinanza – ha concluso Alessandra Brafa, promotrice dell’iniziativa-. Vorremmo che di questo atto di incivile civiltà ci si rendesse tutti responsabili per aprire una riflessione seria. Insegniamo ai ragazzi a scrivere sulle lavagne, a esprimere pensieri d’amore su lettere o bigliettini in mazzi di fiori, ma basta imbrattare mattonelle. Quello è un insolente gesto di ineducazione. Educhiamo i giovani al valore della bellezza, e noi adulti impegnamoci a preservarla per costruire un futuro migliore. Perchè il futuro è già qui: nei loro occhi. Solo così daremo alle nostre città una chance per migliorare, per risplendere finalmente di luce nuova”.