“No al dimensionamento del nostro istituto”, stamattina la protesta degli studenti del Calleri di Rosolini
In quanto alunni, non comprendiamo questo dimensionamento scolastico, dal momento che non troviamo corretto che una firma da parte di qualcuno vuole cancellare un istituto così importante e storico. Pensiamo che questa classe dirigente dovrebbe attenzionare tante altre situazioni di sprechi e malfunzionamenti anziché occuparsi di smantellare realtà sane, produttive e in crescita. Al posto di dimensionare perché non pensiamo a migliorare le offerte formative su ogni indirizzo e aggiungere, invece che togliere, più denaro?
È la una domanda, pungente, e sicuramente complessa, che gli studenti dell’Istituto Paolo Calleri Sezione Rosolini hanno rivolto questa mattina agli amministratori presenti. La loro intenzione era quella di rivolgerla direttamente al sindaco che però per impegni istituzionali non è stato presente, delegando la vicesindaca Paola Micieli, l’assessore all’Istruzione Lucia Piazzese e l’assessore Vincenzo Liuzzo.
Questa mattina gli studenti, guidati dal suo rappresentante Luigi Santacroce e da Desirè Zini della consulta studentesca, si sono presentati in protesta davanti al cancello dell’istituto con cartelli in mano: “No al dimensionamento” ; “È ingiusto chiudere una scuola con così tanta storia alle spalle”.
In attesa del decreto della Regione che darà risposta certa sul destino dei dimensionamenti in provincia, a Rosolini infatti ad essere “toccato” non è stato solo l’Istituto S. Alessandra ma anche la sezione Paolo Calleri di Rosolini che subisce le conseguenze del dimensionamento nel territorio di Pachino. In questo comune dovrebbero essere due gli istituti che perderanno l’autonomia, tra cui il Brancati, istituto comprensivo, che potrebbe essere spalmato tra il Verga ed il Pellico. L’istituto superiore Calleri si unirà al Bartolo di Pachino ma la sezione professionale del Calleri, con sede a Rosolini, potrebbe essere accorpata all’Archimede di Rosolini.
E “se il dimensionamento deve proprio avvenire” – ci hanno detto questa mattina alcuni rappresentanti del collegio docenti- “abbiamo fatto presente che preferiamo essere accorpati all’Archimede perché resti un’unità territoriale con il nostro paese e una più diretta vicinanza alla dirigenza”. Il collegio docenti infatti per la sua maggioranza non si dice contro questo dimensionamento che potrebbe anche avere i suoi vantaggi.
Gli studenti hanno comunque tenuto dritta la linea del “no al dimensionamento”. A rispondere alla loro domanda sono state le assessore Micieli e Piazzese. “In me – ha detto Micieli – trovate il pieno appoggio, perché non credo che questo dimensionamento possa creare vantaggi ma che sia invece una perdita per il territorio. Sono stata alunna del Calleri, conosco questa realtà e la sinergia tra Pachino e Rosolini è sempre stata vincente. Noi stiamo cercando di far sentire la nostra voce a Palermo – ha detto rivolgendosi ai ragazzi – ma capite che purtroppo non è nostra competenza. Ripeto che non gradisco questo accorpamento all’Archimede, non perchè l’Archimede non sia un istituto valido, ma perchè sarebbe corretto mantenere una alternativa e lasciare libera scelta ai ragazzi che quando non si trovano bene in un ambiente scolastico, dovrebbe vedersi riconosciuto il diritto di spostarsi in un altro sempre all’interno del proprio territorio”.
“A Palermo – ha spiegato l’Assessore Piazzese – abbiamo presentato una relazione che descrive tutta la situazione scolastica di Rosolini e il valore di ogni suo istituto. Dentro non c’è solo la causa del S. Alessandra ma anche quella del Calleri. Vogliamo salvaguardare la realtà studentesca scolastica, lasciando la situazione così come è oggi. Aspettiamo e speriamo che arrivi una risposta che vada nella giusta direzione”.
La politica intera, con il Consiglio Comunale aperto, si è mossa con forza a sostegno della causa dell’Istituto S. Alessandra che potrebbe, alla fine, non essere dimensionato. Diverso è stato invece per il Calleri, la cui causa è sempre stata discussa, anche in consiglio, in modo assolutamente marginale (a intervenire sul Calleri in consiglio è stato solo il Prof. Giovanni Minardo, che si diceva contro il dimensionamento). Ma della causa del Calleri non si è parlato oltre, perché il collegio docenti vede non pochi vantaggi invece nell’accorpamento con l’Archimede. Non tutti i docenti, ovviamente, la pensano allo stesso modo, ma la maggioranza ne è favorevole.
E.O