Mozione d’ordine sulla microcriminalità, Guastella: “Io censurato in consiglio”

Mozione d’ordine sulla microcriminalità, Guastella: “Io censurato in consiglio”

“Non mi è stato permesso di parlare di microcriminalità. Avevo intenzione di leggere e condividere con la città una proposta semplice e pratica per chiedere al Ministero dell’Interno e al Ministero della Difesa, il potenziamento del servizio di controllo della città di Rosolini da parte delle Forze dell’Ordine. Ci sono argomenti indifferibili per trattazione, e questo ne è uno! Differito a data da destinarsi”.

È quanto scritto oggi sui social dal consigliere Giuseppe Guastella che ieri sera, in consiglio comunale, aveva presentato una mozione d’ordine da leggere in aula sul tema della microcriminalità. Un tema “caldo” che ha portato ad un disaccordo in consiglio comunale. Il presidente Corrado Sortino, infatti, ha ricordato come le mozioni non possono essere discusse se non inserite all’ordine del giorno e si è impegnato ad inserirla al prossimo consiglio comunale “che convocheremo nella prima decade di luglio”.

Guastella, che avrebbe voluto leggere il documento prima di presentarlo, non ci sta è grida alla “censura”. “Non avevo apposto neanche la mia firma sul documento -ha detto-, proprio perché volevo che venissero apposte tutte e 16 le firme dei consiglieri comunali”.

Il consiglio è stato interrotto anche per 5 minuti ma alla ripresa le posizioni sono rimaste invariate: la lettura del documento avverrà nel prossimo consiglio comunale.

“Il consigliere Guastella ha letto l’oggetto che riguarda il tema della microcriminalità, furti e sicurezza -ha detto il sindaco Spadola-. Leggendo l’oggetto può depositare agli atti e al prossimo consiglio comunale riprenderemo con questa mozione. Ammiro per quello che ha scritto. Il sindaco assieme agli assessori proprio oggi hanno depositato una querela ai Carabinieri, al Prefetto, al Questore. Invece di presentare una mozione d’ordine vi invito a presentare tutti e 16 consiglieri una querela per quello che sta succedendo”.

Per Di Rosolini “il documento non è stato letto in aula perché “qualcuno ha osato sfidare la primogenitura con una proposta che sta mettendo in secondo piano l’iniziativa del sindaco e della maggioranza”.

D’accordo alla lettura del documento anche i consiglieri Gerratana, Cavallo, Modica: “Abbiamo perso più tempo nella discussione che a leggere il documento” -ha detto Modica-. “Questa mancanza di garbo e rispetto nei confronti di un consigliere comunale” ha detto Cavallo.

“Tutto questo tira e molla, lo vedo strumentale per perdere tempo” ha risposto il presidente Corrado Sortino.

Il consiglio si era aperto con l’insediamento del nuovo consigliere comunale Rosina Collemi che ha sostituito il dimissionario Giuseppe Di Mari della lista “Insieme per Rosolini”.

Votati infine due punti all’ordine del giorno, prelevati su richiesta della consigliera e vice sindaca Paola Micieli, che riguardano il riconoscimento di un debito fuori bilancio e l’approvazione dello schema di convenzione del servizio di tesoreria.

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