“Modelle&rotelle”, i retroscena dell’evento più cool e umano della “Milano fashion week”

“Modelle&rotelle”, i retroscena dell’evento più cool e umano della “Milano fashion week”

La bellezza è bellezza e anche una carrozzina, se scardinati gli stereotipi, può diventare accessorio di moda alla stregua di un foulard o di una pochette. Perché le donne sono tutte belle e l’inclusione sociale passa pure dalle passerelle. Questa la magia di Modelle & Rotelle, l’evento organizzato dalla Fondazione Vertical col patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e del Comune di Milano. Un concept event di livello mondiale che, dopo Roma e New York, si è tenuto nella prestigiosa cornice dell’UniCredit Pavillon, arricchendo il calendario di eventi della Settimana della Moda meneghina. Una manifestazione unica nel suo genere, come l’emozione provata dai soci del Comitato Vertical Sicilia presenti allo spettacolo che ha sancito il sodalizio tra moda e ricerca scientifica. “Vertical è un’organizzazione italiana no profit che ha come obiettivo la raccolta fondi. Ho provato una profonda gioia nel riabbracciare Fabrizio Bartoccioni, il presidente della Fondazione, che nel giugno scorso ha tenuto a battesimo il comitato siciliano a Siracusa e Rosolini. Un’emozione che ho condiviso con Francesca e Benedetto una volta dentro il Pavillon quando è bastato essere accolti dalle maglie rosse dei volontari per sentirci subito a casa. Ho sempre sostenuto che essere membro di Vertical è un po’ come essere scout: la promessa è a vita e la maglia rossa, il nostro colore, è capace non solo di fare battere forte il cuore ma di rinvigorire la speranza ogni volta” ha spiegato Anna Azzaro.

Anna Azzaro, presidente “Vertical Sicilia” con i soci Francesca Micieli e Benedetto Lorefice.

Anna Azzaro, presidente “Vertical Sicilia” con i soci Francesca Micieli e Benedetto Lorefice.

“Ero emozionata – esordisce Francesca Micieli, membro del Comitato Vertical Sicilia-. Da un lato, pur essendo un medico, mi chiedevo se fossi all’altezza di Anna e del suo primo viaggio di piacere dopo quelli che hanno segnato i lunghi ricoveri ospedalieri a Pietra Ligure. Ma tutto mi è stato chiaro una volta a Milano quando Anna ha cominciato a sfrecciare; non si stancava, era impossibile contenere il suo flusso di vita!”.
“In un mondo in cui molti perdono di vista i valori, trovi persone che ti cambiano con il loro esempio perché ti svelano come affrontare gli eventi con una forza maggiore – continua Benedetto Lorefice-. Assieme ad Anna abbiamo compiuto un viaggio nella disabilità: i servizi alberghieri ci hanno svelato una Milano sensibile e ricettiva, ma rivolgendo lo sguardo verso il basso nella sua più famosa via dello shopping, abbiamo notato che marciapiedi e gradini rendevano le più blasonate boutique off- limits a chi sta in carrozzina. Di questo Anna ha sorriso perché non era un limite per lei, quanto una perdita per chi non rende accessibile la propria attività e di riflesso la propria vita agli altri”.
La bellezza fisica e umana è stata la vera protagonista di Modelle & Rotelle: più di una sfilata, un grandioso evento sotto il segno (e il sogno) di Vertical, che ha trasformato le carrozzine in oggetti di design da abbinare a vestiti di haute couture donati da personalità di spicco della moda. Le modelle, provenienti da ogni parte del mondo, hanno esibito le loro storie e la loro specialità sotto i riflettori. “La scena più bella? A un certo punto – sorridono Francesca e Benedetto con gli occhi che diventano lucidi al solo pensiero- entriamo nel backstage per cercare Anna e la troviamo assieme a Fabrizio. Lo ascoltava, ammirata, mentre lui spiegava alle modelle in carrozzina, posizionate a semicerchio, come avrebbero dovuto comportarsi una volta in passerella. Erano tutti straordinariamente belli, tutti motivati e tutti della stessa altezza. In quel momento quella era la normalità e noi eravamo in difetto. Si era sviluppato un clima e un equilibrio perfetto attorno a quelle persone speciali che è indescrivibile spiegare la carica esplosiva emanata dai loro corpi elegantemente abbigliati e riscattati. Spesso ci si piange addosso per problemi futili quando qualcuno che fino a ieri sapeva cosa significasse camminare, a un certo punto e non per scelta, si ritrova a riscrivere la propria quotidianità fatta di barriere architettoniche. La moda – continuano i soci siciliani- ci ha dimostrato che le barriere culturali sono forse le più difficili da abbattere perché si tratta di limiti mentali che ci poniamo noi o che talvolta ci vengono imposti dagli altri”.

modelle-e-rotelle
Modelle & Rotelle ha radunato, attraverso casting internazionali, modelli in piedi e su sedia a rotelle che hanno sfilato insieme per sostenere il fundraising per la ricerca, la prevenzione e la cura delle lesioni midollari. “Fino a qualche anno fa – aggiunge la dott.ssa Micieli- molti tumori da cui oggi si guarisce, erano inesorabili condanne a morte. Oggi la ricerca ha restituito la vita a tanti. La stessa ricerca che forse, un giorno, potrà permettere a tantissime persone di tornare a camminare. Questo non è un sogno, ma un obiettivo raggiungibile se l’impegno sarà condiviso da tutti. Sosteniamo la ricerca, dato che siamo tutti sotto lo stesso cielo, e la storia di Anna, delle bellissime modelle incontrate, dell’incredibile presidente della Fondazione Vertical rimasto su una sedia a rotelle a 17 anni in seguito a un tuffo, ci ricordano che una seconda possibilità va sempre data e che la vita è il dono più bello. Modelle & Rotelle – conclude Benedetto Lorefice- ci ha cambiato la vita. Abbiamo vissuto due giorni osservando gli eventi da un’altra prospettiva, come se all’improvviso quella carrozzina fosse diventata il motore condiviso per sfrecciare più forte e la lente attraverso cui osservare cose, situazioni, eventi”.
La manifestazione è stata applaudita da ospiti che hanno detto no all’idea aspirazionale di bellezza e perfezione fisica, e sì all’inclusione sociale. Tra questi Claudio Lippi, il noto presentatore tv, che ha conosciuto la disabilità in famiglia, e oggi ha sposato la causa Vertical perché crede nella gestione seria e fidata con cui si destinano i fondi ai progetti di ricerca e ai laboratori.

In alto da sinistra, Francesca Micieli, Claudio Lippi e Benedetto Lorefice; in basso, Anna Azzaro e Fabrizio Bartoccioni.

In alto da sinistra, Francesca Micieli, Claudio Lippi e Benedetto Lorefice; in basso, Anna Azzaro e Fabrizio Bartoccioni.

“Ci ha promesso che verrà a trovarci in Sicilia – anticipa Anna-, nel nostro Sud Est che fino a ieri sconosceva; noi, dal canto nostro, gli abbiamo promesso che ce la metteremo tutta per divulgare gli scopi di Vertical e per rendere l’isola sempre più accessibile. Nulla è impossibile se lo si vuole. Ieri, ad esempio, era impensabile realizzare un evento come Modelle & Rotelle, o forse nessuno prima di Fabrizio e Giulia Bartoccioni aveva osato fare irruzione in un mondo ad appannaggio di tacchi, paillettes e lustrini in cui, sotto metri di tulles, abbiamo scoperto l’umanità. La moda ha sempre imposto standard – continua la presidente siciliana-, se non si è alti o magri abbastanza, sei tagliato fuori. Noi abbiamo dimostrato che la verticalità non è un parametro di bellezza e che si può essere belli e sentirsi desiderati e desiderabili anche su due ruote. Molti mi hanno chiesto come mai io non abbia sfilato, in realtà è come se lo avessi fatto. Assieme a Francesca e Benedetto ma anche a tutti gli amici, i soci Vertical e i familiari che ogni giorno mi sostengono e che hanno gioito della presenza della nostra delegazione siciliana a Milano, ho condiviso e vissuto l’emozione di quelle donne meravigliose che hanno superato l’ansia da prestazione con la stessa determinazione con cui hanno vinto la loro battaglia accettando la disabilità e facendone una risorsa. La carrozzina, oggi, è diventata il mio trono, il trono di una principessa. Potrò passare la mia vita seduta ma lotterò fino alla fine affinché chi vive la mia stessa condizione, possa un giorno recuperare l’uso delle gambe. Modelle & Rotelle è stata la dimostrazione, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che volere è potere. Adesso sosteniamo la ricerca perché la cura per la paralisi sarà una vittoria vera e rivoluzionaria, in nome di tutti e per tutti: solo a quel punto l’eguaglianza sociale, vera e sostanziale che dovrebbe garantirci lo Stato, sarà finalmente raggiunta”.

Alessandra Brafa

CATEGORIE
TAGS
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )