Mente e Cuore: “Sulla mensa scolastica il sindaco non sta mantenendo quanto promesso in campagna elettorale”
“Apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione nell’operato della mensa scolastica. Tuttavia corre l’obbligo di puntualizzare che le promesse fatte durante la campagna elettorale di una mensa scolastica non affidata a società esterne era solo una… promessa senza fondamenta”.
Il Movimento “Mente e Cuore”, lista che esprime in consiglio comunale la giovane Marta di Grande, esprime la propria opinione in merito alla nuova gara d’appalto avviata dall’amministrazione capeggiata dal sindaco Giovanni Spadola per il servizio mensa scolastica. Per “Mente e Cuore” sarebbe stato disatteso un punto del programma elettorale in quanto era nei piani del sindaco non coinvolgere più ditte esterne ma affidare il servizio ad una cooperativa di mamme.
“Il candidato a Sindaco -dice la nota di “Mente e Cuore”-, o non era a conoscenza della impossibilità di realizzarla subito dopo il suo insediamento o era solo un modo demagogico di affrontare il problema. Se le prime delibere sono queste, si potrebbe iniziare con “parole, parole, parole, soltanto parole” per definire l’inizio della sindacatura del sig. Giovanni Spadola”.
“In campagna elettorale la gente ha sentito uscire dalla sua bocca, dalla bocca del candidato sindaco altre cose. Diventato sindaco ha già dimenticato ciò che diceva? Vogliamo ricordare che: 1) il 24 settembre 2021 in un suo video (propaganda) si lamentava delle amministrazioni passate accusate di affidare il servizio mensa scolastica a società esterne. La promessa di realizzare una cooperativa di mamme in collaborazione con le attività locali (macellerie, supermercati, ecc.) per far gestire al comune in modo diretto il servizio è evaporata come neve al sole? Con la delibera di Giunta n. 26 del 14.12.2021 l’amministrazione capeggiata dal sindaco Spadola fa ciò che si è fatto in passato: affidare a società esterne il servizio Mensa scolastica”.
La nota di “Mente e Cuore” va oltre la mensa scolastica e parla anche di indennità di funzione. “In data 18.06.2019 l’allora consigliere comunale Spadola gridava vergogna all’avvocato Incatasciato per le indennità di funzione di sindaco percepite, definendo la delibera “l’ennesimo schiaffo ai cittadini rosolinesi… intervenga la Corte dei Conti”. Il Sindaco Incatasciato percepiva Euro 2.928,29.
Con delibera di Giunta n. 28 del 27.12.2021 l’amministrazione capeggiata dal sindaco Giovanni Spadola conferma l’indennità del sindaco: euro 2.928,29, come quella del sindaco Incatasciato a cui si gridava vergogna e si chiedeva l’intervento della Corte dei Conti. Possiamo dire che questo inizio non corrisponde a quanto promesso in campagna elettorale?”